Avete presente quelle love stories hollywoodiane, da happy ending inevitabile e i protagonisti coi denti sbiancati contro il tramonto?
Eccoci.
Io e i carboidrati.
Una “luuunga stoooria d’amooore” con la pasta, direbbe Gino Paoli.
Come tutti gli innamorati come si deve, facciamo un po’ di iovorreinonvorreimasevuoi e poi inevitabilmente ci adoriamo a vicenda. Che si tratti di pane, primi piatti, brioches dolci.
Roba da far rimanere stecchito Mr. Dukan all’istante.
La verità è che non sono quel tipo di fanciulla che ingurgita qualsivoglia cibo a tutte le ore e resta perfettamente longilinea, perfino un po’ troppo magra. Anzi.
I miei sentimenti riguardo alla categoria delle seccheingorde sono, nell’ordine, una considerevole dose d’invidia e, subito dopo, un simpatico odio.
Una volta una certa C., arrivata all’ultima fetta della sua pizza con salamino piccante, patatine, olive e mozzarella di bufala, alza gli occhioni innocenti e mi fa:
“Ma sai che non riesco ad ingrassare? Le persone mi vedono e mi dicono ‘ooooh, sei sempre più magra!’…eppure mangio cooosì tanto. Sarà una questione di metabolismo…”
Questione. Di. Metabolismo.
Il mio, di metabolismo, lo dovrei shakerare prendendolo a schiaffi contemporaneamente.
Questo per dirvi che tra pochi, pochissimi giorni tornerò a Torino e mi rimetterò in riga, giuringiuretto.
Ma oggi no. Oggi è giorno di spaghetti sicilianissimi, quelli ca muddica (con il pangrattato).
Un piatto di pasta con una bella storia, perché è quello che si mangiava quando la dispensa era quasi vuota. La “pasta dei poveretti” ha quattro ingredienti economicissimi e un gusto di quelli pieni, veri.
Se la semplicità avesse un sapore, assomiglierebbe a questi ultimi giorni sull’isola, mentre arriva, piano e carico di nuvole buone, il mio settembre.
SPAGHETTI AGLIO, BASILICO E PANGRATTATO
(A PASTA RE PUVIRIEDDI)
Ingredienti per 4 persone:
340 g di spaghetti (400, in Sicilia :D)
7 cucchiai di pangrattato
7 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
2 spicchi d’aglio
un mazzetto di basilico
sale
una spolverata di pepe nero
caciocavallo ragusano gratuggiato (a piacere)
(Il basilico si può sostituire con il prezzemolo e il pepe nero con una spolverata di peperoncino.)
Mettere il pangrattato in una padella con un cucchiaio d’olio e farla rosolare per qualche minuto facendolo colorire. Mettere da parte. Tagliare l’aglio a pezzettini e farlo rosolare nella stessa padella con il restante olio, a fuoco vivace fino a che si ammorbidisce. Nel frattempo, tagliuzzare il basilico. Spegnere la fiamma e aggiungerlo nell’olio caldo dove avete rosolato l’aglio.
Buttare gli spaghetti in una pentola colma di acqua salata e farli cuocere. Scolarli, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Condirli nella pentola con l’olio, girare bene per amalgamare il condimento e aggiungere il pangrattato, sempre girando.
A piacere, spolverare di caciocavallo ragusano. Servire caldi.
(Nel caso raro avanzassero, riscaldati sono ancora più buoni 🙂

E direi che ci piacciono!!!=)… non sono proprio Anonimo. Se mi riconosci sono imotionsareforever.wordpress.com ahahaha
A me piacciono un sacco gli spaghetti così, sono proprio saporiti e molto economici 🙂
Me le sto segnando tutte, splendida la mia Popeya!!!
un primo piatto però molto gustoso
Ti riconosco…altroché, fotografo Furbastro! Questi te li preparo la prossima volta 🙂 ti abbraccio!
Condivido in pieno, io me ne sono innamorata 🙂 un bacione, Cuochetta!
Ce ne sarebbero a migliaia…Popeya mia, tu segna che poi ci mangiamo tutto insieme 🙂 non vedo l'ora! Vi abbraccio strettissimi! 🙂
A volte la semplicità fa miracoli 🙂 grazie per essere passato di qui, BENVENUTO! 🙂