Sono viva, eh 🙂
Nessun calo glicemico nonostante le tante proiezioni e i pochi pasti, nessuna influenza data dallo shock termico tra la manciata di gradi fuori e il riscaldamento equatoriale della sala 2, nessuna rissa per accaparrarsi gli ultimi biglietti blu.
È stata una settimana di quelle strong.
Fatta di chilometri macinati in macchina: Torino, casa, Alba, casa, Fossano, casa, Torino. Di passi svelti dalla metro al cinema Reposi, di “corri, che inizia!”, di ombrelli scordati in sala, di cene interessanti piene di nomi e di volti nuovi, visti finalmente live e non solo immaginati con una foto profilo. Di progetti per il nuovo anno, di sodalizi e di sciarpe tirate su su fino a coprire il naso.
Sembrava non dovesse più arrivare e invece eccola qui, la domenica, in versione fredda e fradicia, come ogni fine novembre che si rispetti.
Le domeniche io non le ho mai sopportate tanto. Le ho sempre viste come una sorta di condanna, un obbligo alla sosta forzata, un giorno stupido in cui bisogna fare le cose che si fanno alla domenica. Dormire fino a tardi, le partite di calcio in tv, andare a prendere un caffè con, telefonare ai parenti, partecipare a matrimoni, comunioni, battesimi e tutti i sacramenti vari ed eventuali, Domenica In/ Domenica Live, accalcarsi nei centri commerciali, dire: “almeno oggi, che è domenica!”.
Io avrei sempre voluto dire: “Almeno oggi, che è giovedì!”, guardare una trasmissione che si chiama Giovedì Qui, pranzare con gli gnocchi e invece, niente.
‘Sta cavolo di domenica.
‘Sta cavolo di domenica.
Poi col tempo un po’ l’ho capita e ci ho fatto pace: faccio la pasta fresca e uso il resto del tempo per rimettere in ordine le idee. Che, puntualmente, il lunedì torneranno incasinate. Ma vabbè.
Intanto, vi devo dire una cosa di importanza a s s o l u t a. Prendete l’agenda e annotate: StagioniAMO il CONTEST continua! S’era detto fine novembre. Ma sta di fatto che a noi piace così tanto ricevere le vostre ricette, curiosare nelle vostre cucine, vedervi ideare ricette, che proprio non avevamo voglia di chiuderlo.
E poi ci sono i ritardatari, dei quali io sono paladina indiscussa 😀 c’è chi ha cucinato, ma non ha fotografato, chi ha avuto l’idea ma non ha avuto il tempo, chi ha saputo tardi del contest, chi ha già partecipato, ma vuole farlo pure in un’altra sezione. E allora? E allora è in arrivo una luuuuunga proroga, fino a fine anno. Nuova scadenza, 31 dicembre. Farcite le faraone, rosolate i capponi, inzuppate i panettoni e presentateci tutti gli abbinamenti con noci e nocciole che vi vengono in mente.
Già, perché quanti modi ci sono per cucinare con noci e nocciole?
Già, perché quanti modi ci sono per cucinare con noci e nocciole?
Ne ho scoperti di nuovi e sorprendenti lunedì scorso, a Villa d’Amelia, in occasione di #cucinaconocciole, dove ho avuto il piacere gustare le creazioni di 12 grandi chef e pasticceri italiani, alle prese con questo ingrediente versatile e prezioso.
C’è chi ci ha fatto gli gnocchi, chi l’ha abbinata a cioccolato e carne, chi l’ha servita in purezza con valeriana appena colta, chi l’ha lasciata intera e chi l’ha grattugiata sopra all’uovo.
Ogni piatto creato racconta una storia, una concezione di cucina, una personalità, che arriva dritta agli occhi e alle papille gustative di chi assaggia. Perché il cibo è di tutti: di chi cucina, di chi lo produce, di chi ne scrive, di chi lo fotografa, di chi lo studia…ma è anche – soprattutto – di chi lo assapora, lasciando che nutra corpo e spirito.
Lasciatevi ispirare: aspettiamo le vostre creazioni 🙂
Intanto, da qui , da una di quelle domeniche in pigiama, con il rumore dell’orologio e della pioggia, i termosifoni caldi e il forno acceso, vi auguro una sosta domenicale rigenerante con dei cantucci non proprio tradizionali, ma in pieno StagioniAMO style.
Ah, questi mica sono “i cantucci della domenica”, giammai! Sono perfetti in settimana, come spuntino in ufficio…con un unico problema: farceli arrivare, a lunedì 😉
CANTUCCI SALATI AL GORGONZOLA,
NOCI E MANDORLE
(Seguendo, con qualche variazione, la ricetta di Sigrid Verbert)
Ingredienti per circa 20 cantucci:
230 g di farina
100 g di gorgonzola
30 g di mandorle intere sgusciate
30 g di gherigli di noci
1 uovo
50 ml di latte
50 ml di olio extravergine d’oliva
un pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito per torte salate
Scaldare il latte in un pentolino e sciogliervi il gorgonzola. Lasciare intiepidire.
In una capiente ciotola, unire la farina con il lievito, le noci e le mandorle. Formare la fontana, rompere al centro un uovo, aggiungere l’olio, il latte al gorgonzola e impastare. Formare due filoncini, posizionarli in una teglia con carta da forno e riporre in frigo per un quarto d’ora.
Nel frattempo, portare il forno a 170°. Cuocere per 30 minuti.
Sfornarli, lasciarli intiepidire e tagliarli a fette diagonali dello spessore di un centimetro circa.
Disporli nuovamente sulla teglia e farli biscottare in forno (10 minuti, sempre a 170°) fino a farli dorare. Conservare in una scatola di latta.
Commenta:
Da fare assolutamente, io adoro i biscotti salati, e i cantucci poi, devono essere una meraviglia da sgranocchiare durante le feste e non solo.
wow forse più buoni di quelli dolci,da provare
Ahahahahahargh! I cantucci salati che meraviglia… col gorgonzola, poi… Tra tutti i ritardatari che vogliono partecipare a Stagioniamo, non hai citato "gli gnugni", quelli che hanno deciso la ricetta e ne hanno pure fatto una prova, e hanno programmato quando il post doveva andare in pubblicazione: nel mio caso il 27 novembre. Poi ci sono state scadenze, eventi imprevisti, altri cibi da far finire in pentola e alla fine…riprogrammiamo? Non lo faccio per scaramanzia ma cucino entro la fine della settimana prossima!
Le foto di Villa d'Amelia sono semplicemente strepitose! Bravissima! :-*
Geniali e bellissimi i tuoi cantucci salati!! Non eravamo a conoscenza del contest stagioniamo , quindi siamo felici della proroga così proveremo a partecipare, ne abbiamo raccolte a centinaia di nocciole in giardino:)
I piatti che hai fotografato sono delle opere d'arte, non riusciremmo mai ad Impiattare così …
anche io con la domenica non ho mai avuto feeling… da brava studentessa diligente quale ero, era la giornata dell'ansia alle stelle per la verifica del lunedì (che -chissàpperché- è sempre il giorno più orribile della settimana), la giornata del "ogni minuto di studio in più può cambiare la mia carriera scolastica", e via dicendo. Personalmente, non mi manca per niente "quella" vita, di mezzo secolo fa! Perciò, al pensiero di quello che fu, sono ben felice di annoiarmi nei pomeriggi uggiosi domenicali: c'è sempre qualcosa da cucinare! In questo biscotto, ci sei proprio tu!! genialissimi, mi sa che te li copio per fare i pensieri di Natale a parentelato/amici onnivori 😀 un abbraccio
Per godersi appieno la domenica sarebbe il caso che il lunedì si trasformasse in giovedì. Ma, visto che non si può, mi accontento di leggere Harry Potter con il mio gatto accanto.
Ciao Marziaaaa!!!
A me piace solo la domenica mattina, poi passerei direttamente a lunedi!
P.s. conosco bene Sigrid, e conosco bene sti cantucci che sono una meraviglia, due di questi e due bollicine ti aiutano a passare meglio le odiate domeniche…
Io ne sono diventata dipendente e li ho preparati tre volte di fila 😉 sono proprio una droga…ciao, Any! Grazie della visita 🙂 un abbraccio
Siiiì, Paola! Io che tra un quadretto di cioccolato e una fetta di salame non ho dubbi e mi butto sul salato, li preferisco a quelli dolci 🙂 un abbraccio e grazie!
Ahahahah ma gli gnugni sono i miei preferiti! 😀 ti aspettiamo, Ale 🙂 grazieee e a prestissimo! Abbraccione!
E noi vi aspettiamo con immenso piacere, Pancette belle! Non è che avete bisogno di una mano per raccogliere?? Il prossimo anno mi candido 😀 un bacione e grazie! Sempre bellissimo trovarvi qui 🙂
Ahahah come ti capisco e come hai ragione, Pata! Anche per me ormai la domenica è giorno di cucina, specialmente di pasta fatta in casa…e poi pigrizia a iosa 😉 se li prepari, fammi sapere se sono piaciuti 😉 ti mando un bacio grande grande…propositi per il 2015: vederci di più! :*
Ahahahah mi piace tanto il lunedì-giovedì! 🙂 un abbraccio, a te e al pelosetto!
Verissimo, Velia 🙂 le bollicine non le avevo, ma per la prossima volta mi attrezzo 😀 un abbraccio stretto…domani te lo do live 🙂