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Carciofi ripieni di pangrattato e caciocavallo

carciofi ripieni pangrattato e caciocavallo

La ricetta rubata. Proprio da fotoreporter d’assalto, pena le foto molto live e molto poco ragionate…me le perdonate, stavolta? Giuro che ne vale la pena e adesso vi racconto.
Io, povera nordica precisina e metodica, pensavo che i carciofi ripieni fossero quella cosa per cui, una volta comprati i carciofi uno si dovesse pungere, macchiare le mani, dovesse sprecare un sacco di foglie, spremere limoni, togliere barbe.
Invece? Invece ci voleva la Sicilia, come sempre.

Qui coi carciofi è tutta un’altra storia, a partire dal genere. A cacciuofila è femmina, sappiatelo.
Una bella risciacquata, un’allargata alle foglie, e via. Poi non ci si pensa più, fino a tavola, dove si serve un carciofo per volta nel piatto e niente posate.
Oh sì, avete capito bene.
Tirate su le maniche e si comincia: tenete il carciofo con la mano sinistra e con la destra staccate le foglie ad una ad una. Fatele scorrere sulla dentatura superiore e tirate via il tirabile.
All’inizio sarà tanto ripieno e il fondo cedevole della foglia. Ma più ci si avvicina al centro, più il carciofo si farà morbido, fino all’anima, da gustare intera e quasi ad occhi chiusi 🙂

“È facile essere felici in Sicilia,
ma è un’operazione che richiede un adattamento biologico oltre che culturale:
bisogna imparare a vivere il tempo alla maniera siciliana.”

C’è tempo e “tiempu”.
La Sicilia viaggia ad un ritmo diverso, che sa quasi far irritare a volte, per noi abituati ai nervi che tirano.
Se non si arriva a fare una cosa oggi, la si fa domani. La colazione è un rito medidativo e fresco, dalla crema del cannolo alla granita ghiacciata. E non si va nei supermercati prima delle 16, perché la saracinesca è abbassata nella maniera più naturale possibile.
C’è tempo e “tiempu”.
Prendetevi quello che avanza dalla preparazione dei carciofi, tenetelo stretto e impiegatelo nella sola cosa che ha davvero valore: rendersi felici. Con la testa leggera, i piedi alzati e i denti scoperti.

CARCIOFI RIPIENI
DI PANGRATTATO E CACIOCAVALLO

Ingredienti per 4 persone:
8 carciofi (meglio se quelli senza spine)
Per il ripieno
10 cucchiai di pangrattato
10 cucchiai di caciocavallo grattugiato
2 spicchi d’aglio
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
prezzemolo tritato
un pizzico di sale
Per la cottura
olio extravergine d’oliva
poca acqua

Lavare i carciofi sotto l’acqua corrente e aprire le foglie quanto possibile.
Preparare il ripieno unendo il pangrattato al caciocavallo. Tritare l’aglio ed il prezzemolo ed unirli. Aggiungere l’olio e il sale. Amalgamare il tutto e, aiutandosi con un cucchiaio, riempire tutti gli spazi del carciofo facendo andare bene il ripieno verso il fondo.
Mettere due dita d’acqua sul fondo di una pentola alta e spessa, posizionare i carciofi verticalmente e condirli con un filo d’olio. Cuocere a fiamma bassa per circa 45 minuti.
Per una cottura perfetta strappare una foglia esterna ad uno dei carciofi: se viene via con facilità, sono pronti.

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9 commenti

Info Marzia

« Riso soffiato al cioccolato fatto in casa
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Commenti

  1. Miu Mia dice

    07/04/2014 alle 08:03

    Il "carciofo della nonna"! ^_^
    Che bontà! Questa è una di quelle ricette che da bambina non si apprezza mai, ma che la nonna ti fa mangiare per forza perché "la verdura fa bene", da grande è tutta un'altra storia… Grazie per averne evocato il ricordo! 🙂

    Rispondi
  2. Marzia Allietta (MAllie) dice

    07/04/2014 alle 21:59

    Siiiì, verissimo! Poi il carciofo è la classica verdura che da bambina si odia 🙂 e invece così me ne sono mangiati 3 in un colpo! Ahahah 😀 beata saggezza acquisita dall'età…un abbraccio, Miu!

    Rispondi
  3. Anonimo dice

    08/04/2014 alle 19:58

    In foto "a cacciuofila" è bella,proverò a fare questa ricetta seguendo i tuoi consigli(sempre giusti) e prima che la stagione dei carciofi passerà, mi prometto di farla più volte.Ciao.PS:se un giorno dovessi passare dalle tue parti,farò tutto il possibile per poterti conoscere.Mav

    Rispondi
  4. Anonimo dice

    09/04/2014 alle 09:46

    Che figata "a cacciuofila"; mi piace;senz'altro è da provare e se riuscirò, seguendo attentamente questa ricetta,a farla mangiare ai miei bambini allora prima che finisca la stagione dei carciofi molte altre volte la metterò a tavola Grazie.Ornella

    Rispondi
  5. crumpetsandco dice

    09/04/2014 alle 12:58

    Mi sa che io mi adatterei subitissimo alla maniera siciliana! Favolosi sti carciofi… E come adoro darci di denti e tirare! 🙂

    Rispondi
  6. Marzia Allietta (MAllie) dice

    17/04/2014 alle 20:56

    Questa cacciuofila ti saluta e dice di provarla presto 😉 ciao, Mav!

    Rispondi
  7. Marzia Allietta (MAllie) dice

    17/04/2014 alle 20:56

    😉 grazie, Ornella!

    Rispondi
  8. Marzia Allietta (MAllie) dice

    17/04/2014 alle 20:57

    Grazie, Terry cara! Anche per me quella dei denti è la parte preferita 😉 ti abbraccio forte, fortissimo!

    Rispondi
  9. Una Favola in tavola Il Mondo di Ortolandia dice

    27/01/2016 alle 14:36

    sono fantastici, io li adoro proprio così, esaltati nel loro gusto! complimenti! a presto Manuela

    Rispondi

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Sono Marzia, a 4 anni rubavo i ravioli crudi dalla spianatoia e mangiavo ciliegie appollaiata sull’albero. Oggi vivo e cucino sotto i tetti di Torino come se fossi ancora nella mia casacasa di campagna: ingredienti di stagione, impasti stesi con il mattarello, ricette buone e naturali per nutrirsi e coltivare la felicità anche nella furia metropolitana. Leggi di più...

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