Perché il quarto di secolo è arrivato tutto insieme, d’un botto lasciandomi un po’ frastornata. Per guarirlo, sono saltata su un treno in direzione Roma capitale.
E ho finito con una pasta alla Norma a quattro mani 🙂
In ordine sparso, vi racconto cos’ho imparato in queste vacanze romane.
– Ho capito che non sembra di arrivarci, a Roma. Il treno passa per il verde e le montagne e ad un certo punti ti chiedi se per caso non hai sbagliato strada.
-Ho testato che due piemontesi che si trovano a Roma si abbracciano strette per almeno dieci volte. Poi parlano per quattro ore, di tutto un po’, come se si conoscessero da sempre. Poi ridono e si dicono che non ne hanno abbastanza, che ci saranno altre e nuove occasioni.
– Ho appreso che le stesse due hanno talmente vissuto intensamente il loro live da non farsi nemmeno una foto! 😀 vero, Zucca?
– Ho imparato dove sono i bagni e i binari 1 e 2 est in stazione Tiburtina. E non è un’impresa da poco!
– Ho appreso il valore di un bel gesto. Ho smarrito la macchina fotografica e dopo una notte insonne l’ho ritrovata tutta ordinata alla polizia ferroviaria, perché qualcuno dall’animo pulito l’ha portata lì. “Perdere una cosa a Tiburtina e ritrovarla è un miracolo”, mi ha detto un barista. Mi piace pensare che qualcosa vorrà dire.
– Ho capito che ci sono persone che dietro allo schermo o lì, dal vivo, dietro a dei semplici occhiali da sole non cambiano. Ho afferrato e tenuto stretta quell’energia buona lì, che da sempre Fede mi ha passato e che live si sente ancora di più. Più potente, più luminosa.
-Ho sentito tutte le lingue che si parlano a Roma: dai turisti di mezzo mondo, al “taa-tà” di Lorenzo, al montecellese puro e duro.
-Ho guardato Peppa Pig e imparato i nomi di quasi tutti. Il mio preferito è Pedro Pony.
– Ho testato la quotidianità del badare a un frugoletto di venti mesi.
All’impegno, alla stanchezza, alle difficoltà. Poi li ho visti tenersi stretti e danzare un lento sulle note di una ballade di Springsteen e ho, d’improvviso, capito la bellezza di tutta quella fatica.
-Ho capito che a Roma le zanzare tigre sono “gajarde” e mordono da pazzi
– Ho fatto la colazione della domenica con i pancake. E deciso che la rifarò spesso 🙂
-Ho imparato che l’aria fredda, qui la chiamano “la gianna”. Ed io che ero rimasta a quella di Rino Gaetano.
-Ho imparato da Corrado che l’Amatriciana è senza cipolla. Con il guanciale morbido, che si scioglie in bocca e tanto peperoncino.
– Mi sono persa nella bellezza complicata di Frida. Nelle sue pennellate decise e cariche di vita.
– Ho capito il senso di ‘ingenuity’ alla mostra di Warhol. Che è una parola che in italiano non esiste e sta tra l’ingegnosità e il farsi meravigliare dalle cose del mondo.
(Ho rubato foto in entrambe le occasioni, qualche volta facendomi sgridare dagli addetti alla mostra :D)
– Ho imparato che se a Guidonia piove, non è detto che a Roma non ci sia il sole
– Ho assaggiato il primo macaron della mia vita, da Ladurée. E si sa che le prime volte, in due, sono quelle indimenticabili.
– Ho camminato per via dei Fori Imperiali, che mi è sembrata sospesa, fuori dal tempo e dallo spazio che riusciamo a percepire.
– Subito dopo, mi sono fatta incantare dal Colosseo. Er Colosseo, hanno precisato 🙂
– Ho riso. Tanto. E non avevo dubbi, visti i precedenti telefonici con Fede. Ma farlo dal vivo è tutta un’altra cosa 🙂
– Ho trovato qui il mio stesso minipimer! E fatto un elenco di cose Ikea che mi mancano. E comprato una sciarpa che sarà come un abbraccio, quest’autunno.
– Ho ascoltato buona musica.
– Ho camminato fino a sentire i piedi indolenziti.
– Ho spinto il carrello per la spesa per StagioniAMO in trasferta.
– Ho cucinato a quattro mani. Quattro sono meglio di due. Si crea un’armonia particolare, che in qualche modo viene assorbita dal piatto
– Abbiamo lavato, tagliato melanzane , fritto, cotto , infornato, sfornato, fotografato e mangiato.
StagioniAMO questa settimana parte dalla Sicilia, passando per Roma e Torino: questa è la pasta alla Norma fatta a quattro mani con Fede e trovate la ricetta da lei a Caffè Babilonia.
Oggi pomeriggio, mentre il pupetto farà un riposino sul lettone, intorno al tavolo di legno voleranno progetti e idee per far crescere questo angolo di stagionalità…state sintonizzati, perché stavolta mi sa che tocca a voi 😉
si sa Roma è Roma,,bellissima esperienza,siamo in attesa del nuovo programma,un contest per noi? Baci
Già, non è detto che…no selfie no party. Mi sono divertita come una matta, il tempo è volato troppo in fretta, forse perchè ne abbiamo perso tanto alla ricerca di quei luoghi misteriosi e tanto ricercati da tutti (leggesi bagni) che dovrebbero essere ad ogni piano, e invece no, la freccia indica sempre all'opposto di dove stai andando tu gggrrrrrrrrrr Forse perchè abbiamo parlato troppo, di troppe cose, ancora poche..e si, ci saranno altre occasioni, ci devono essere. Finalmente quel tanto atteso abbraccio è arrivato, moltiplicato, e quando sei salita sul treno per Guidonia, un pezzetto del mio cuore è partito con te <3
Che belle siete! 😀
Non vedo l'ora di leggerne altre… e altre e altre e altre! ^_______^
Bellissima la vostra mini vacanza insieme!! Ma dunque tu hai appena festeggiato il compleanno? Tanti auguri!!!! Bellissime foto, bellissime voi, splendido il piatto che avete preparato a 4 mani!!
Vi abbraccio fortissimo, anche qui!<3
…chissà! Manca poco e sveleremo tutto 🙂 di sicuro i protagonisti sarete voi, quindi ne vedremo delle belle…e delle buone! Roma meravigliosa…grazie, Paola! Un abbraccione 🙂
Macché selfie: risate, emozioni e abbracci veri sono i ricordi più belli che conserverò di questo incontro! Ovviamente anche la ricerca del bagno ahahah 🙂 siamo pari: un pezzo del mio si è infilato tra la borsa e quel segnalibro che devi ricordarti di rileggere taaante volte 😉 ci (ri)vediamo prestissimo! Ti voglio bene, Zucca mia!
Arrivano, arrivano! 🙂 anche se oggi è già tempo di tornare…mi porto dietro il sole di Roma! Un bacione, Miuuuu!
Ciao, Luna! Eh sì, sono invecchiata il 5 luglio…mi prendo tutto quell'abbraccio e spero di preparare prestissimo tanti piatti a 8 mani!!!! 😀
E auguri allora!!!!
Ma che belle che siete tu e la Fede!!!!
Spettacolo questo post, l'ho letto due volte Marzia, mi è piaciuto tanto!!!
Un abbraccio!
Finalmente sono riuscita a leggerlo!!!
Fa strano pensare che tante belle parole sono state scritte proprio da qua!!!!
Quattro giorni volati fra risate, buon cibo, chiacchiere e anche tanta comprensione. Un frugoletto di 20 mesi per un mamma è sempre il primo pensiero in ogni situazione!!!! E senza non ci sa più stare!!! Un abbraccio bella donna, insegui sempre i tuoi sogni e continua a cucinare verdure…ci siamo capite!!! 😉
Mamma mia ho i brividi! Roma è tanto e molto altro, io ci abito, ma ogni volta che vado al centro mi lascia senza fiato. Questo tuo post è bellissimo, sei espressiva nelle parole e con le foto. Tieniti stretta questa grinta che hai, questa fame di cose nuove, e soprattutto non mollare mai (più) la tua Canon. Ciao Marzia, è un piacere seguirti! Un bacio, Ale
Che post strepitoso! Hai portato con te, a Roma, tutti noi, e soprattutto ci hai portato dentro le tue emozioni! Ora aspetto il prossimo viaggio che condividerai su queste pagine… 😉
Grazie, Roberta! 🙂 ne sono felice…abbraccione ricambiato!
Il frugoletto ci ha tenuto allegre, più allegre del solito… 🙂 un abbraccio forte, di nuovo solo oltreschermo…per i sogni ci proverò, per le verdure of course! 😉 mancate già. Vi adoro!
Quanto mi piace la tua città…è una continua scoperta! Grazie, sono felice ti sia piaciuta. Terrò stretto tutto, cercando di crescere ed imparare sempre di più…è un piacere per me averti qui 🙂 un bacio enorme!
Grazie, Ale bella…il prossimo viaggio in trio! 😀 ti abbraccio forte