A Torino fa freddo, ancora troppo freddo. Tanto da far venire voglia di piedi nudi e Mediterraneo, di quei sapori lì: caldi, speziati, avvolgenti 🙂
Cous cous fu. Una ricetta da viaggio deve essere rapida, veloce, leggera e buona. Deve essere una cosa che si può preparare in campeggio, in ostello, in cucine davvero da incubo, che manco Gordon Ramsey potrebbe dirvi nulla.
In questi casi il cous cous che si trova nel reparto esotico dei supermercati è comodissimo, perché si può anche (non) cuocere “a freddo”, con una semplice operazione di rinvenimento in acqua a temperatura ambiente. Io l’ho preparato con pomodori secchi (per quelli freschi ci vorrà ancora un bel po’), i primi cipollotti del mercato, caprino e le poche erbe aromatiche già disponibili 🙂
Ma se siete a latitudini con stagioni migliori, non vi resta altro che procurarvi un coltello, setacciare i mercati della zona e preparare una cena profumatissima…
Cous cous alle erbe aromatiche con cipollotti e caprino
Non sono stata una bambina viaggiatrice. Una di quelle che andava ogni anno in vacanza coi genitori in una città diversa, che trascinava trolley, che saliva disinvolta sugli aerei a 4 anni.
Macché. A 4 anni io pativo il mal d’auto e ad ogni curva il mio stomaco sembrava strisciare sull’asfalto sottostante. Nelle gite scolastiche non potevo andare oltre la metà del pullman e ho sempre fatto grandi chiacchiere con gli autisti. I mezzi a quattro ruote li ho odiati per tutta l’infanzia, ma in un paesino di una manciata di abitanti c’è poca scelta. Così, appena arrivava la bella stagione, inforcavo la bicicletta e più vento in faccia avevo, meglio stavo. Lo stomaco finalmente leggero: non c’era tornante, sobbalzo, dosso o strada sterrata che mi facesse paura e la merenda di papà, quando gliela portavo in fondo al campo, arrivava perennemente ribaltata. Merenda destrutturata, direbbe qualche chef figo di questi tempi 😉
Poi fu la volta del treno. Panciuto, bonario, senza manco una ruota: diamogli fiducia. Prima solo qualche tratta breve, poi le vacanze con le amiche fino al mare. In piedi, visto che TUTTI avevano deciso di farsi un bagno proprio quel giorno lì. Urlando per potersi parlare, perché il rumore dei finestrini aperti ci massacrava le orecchie.
Ma volete mettere che liberazione?
Avrei potuto ballare la Rumba e fare le capriole senza sentire lo stomaco brontolare, mai. Nemmeno un fastidietto. Da allora ho preso treni per Milano, Venezia, Bologna, Roma, perfino Catania, quest’estate, 14 ore di rotaie, ve lo ricordate? Ho divorato infiniti panini e libri, mentre il paesaggio scorreva veloce, dormito, studiato, osservato gli altri passeggeri e immaginato le loro storie. Trenitalia, sì, I love you. A parte quando mi sopprimi il treno o non parti per cinque centimetri di neve. Lì mi incavolo e, per ripicca, ti tradisco con Italo, che ammicca mettendomi andata e ritorno ad una manciata di euro in meno.
Il primo aereo l’ho preso in quarta superiore. Oppovera me. Una viaggiatrice decisamente in ritardo rispetto alla media. Destinazione: Portogallo. Progetto scolastico di 3 settimane, vitto e alloggio presso le famiglie del posto, stage da un commercialista in città. Partita tardi, ma partita bene, no?! 🙂 In casa c’era Marina col papà e un coniglio gigante, Totò, che sono riuscita a far scappare per le scale. Nessuno di loro parlava inglese, ma ancora oggi ci scriviamo, in un miscuglio di idiomi che ci permettono di raccontarci le ultime novità, invitarci reciprocamente e promettere di vederci presto.
Poi Dublino, le Isole Aran e il primo ostello della vita. Sporco, unto, polveroso ma ad un prezzone e con la compagnia giusta.
Poi ancora Sicilia, tanta buona Sicilia 🙂
Se penso ai viaggi della mia vita, penso a quelli che ancora non ho fatto. Ai mezzi di trasporto che il mio stomaco deve ancora approvare, ai profumi che non ho sentito, ai colori che non ho fotografato. Aspetto la primavera e parlo di Provenza con il Rocker. Ma anche di Parigi, Londra, Amsterdam. Dov’è la valigia? Quando Matteo di Go Euro mi ha proposto di ideare una ricetta ‘da viaggio’, ho pensato alle tratte che mi mancano e – che ve lo dico a fare – mi è venuta voglia di partire 🙂
COUS COUS ALLE ERBE AROMATICHE
CON CIPOLLOTTI E CAPRINO
Ingredienti per 4 persone
300 g di cous cous
300 g di acqua (+ 150 se si usa il metodo della non-cottura)
Rosmarino
Salvia
Origano
Timo
mezzo peperoncino
2 cipollotti piccoli
1 limone
Qualche pomodoro secco (se è stagione di pomodori, meglio freschi!)
100 g di formaggio caprino (o primo sale, feta ecc.)
Olio extravergine d’oliva
Preparare il cous cous col metodo non-cottura: metterlo in una ciotola con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, e un po’ di sale. Coprirlo con 300 g di acqua a temperatura ambiente, coprire e lasciare che si gonfi. Ci vorrà circa mezz’ora. Trascorso questo tempo, sgranarlo con una forchetta e assaggiarlo: deve essere bello gonfio e ancora un po’ al dente. Sgranarlo bene con una forchetta, aggiungere un altro cucchiaio d’olio, i restanti 150 g di acqua e lasciarlo nuovamente riposare fino a completo assorbimento.
Per la preparazione più veloce: portare a bollore 300 g di acqua. Condire il cous cous con due cucchiai d’olio in un recipiente capiente, versarvi sopra l’acqua e coprire. In dieci minuti sarà pronto.
Tritare finemente le erbe con il peperoncino e i cipollotti, inclusa parte del verde. Unire la buccia del limone grattugiata. Tagliare grossolanamente i pomodori secchi e il caprino. Quando il cous cous sarà cotto, unire il tutto e condire con olio extravergine d’oliva e succo di limone. Salare e pepare a piacere. È ottimo caldo, tiepido o freddo.
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Anche io da piccola ero amante dei posti davanti, per forza di cose!
E da quando sono venuta a vivere in Toscana mi è tornato il mal d'auto con tutte le curve che ci sono.. splendido cous cous, brava 😉
Io ho una lista infinita di tutti i posti che vorrei ancora visitare: e la cosa bella è che in molti ci andrei per il cibo! 😉
Questo post è fantastico! Tu lo sei!
Mi fai viaggiare, ridere, immaginare, ridere, visualizzare, ridere, voglia di partire, ridere e ridere! E mi fa così bene a cuore! 😀
Io sono una piccola te.. forse l'unica differenza è che ho aspettato i 30 anni per prendere il volo, infatti solo due mesi fa ho deciso di volare a New York… ma come dici tu, tardi ma buono, no? 😉
Il cous cous non manca mai in questa casa, così come le erbette fresche e le verdurine di stagione! Certo mi mancano i pomodori secchi, ma l'ingrediente segreto ce l'ho anch'io: quel pizzico di desiderio di partire ce lo metto tutto quanto!
Mancano giusto valigia e cartina (a proposito le foto sono davvero belle!)! 😉
Che bello questo post!!!!
Love
Ti é venuta voglia di partire?Ma vieni qua nella buona Sicilia e se Totò l'hai fatto scappare,la mia Luna non si farà sorprendere…buona domenica.Mav
Grazie, Letizia! Allora mi capisci bene…ancora oggi leggere in macchina durante il viaggio non è nemmeno pensabile…però per quelle curve lì toscane soffrirei tantissimo! Quanto mi manca tornare in quella bellissima terra…ci faccio un pensierino per l'estate 🙂 un abbraccione!
A chi lo diciiiii…quando si parte? 🙂 abbracci a te!
Leggerti mi mette sempre allegria, sono felice che i miei squinternati post ti facciano bene al cuore 🙂 pensa che a New York ancora non ci sono stata…mi racconterai di tutte le cose belle che hai visto 🙂 grazie, Miu! Trovarti qui fa bene a me, invece :* ti stringo stretta!
E tu di viaggi quanti ne hai fatti e quanti ne farai, amica mia? 🙂 Già vi vedo, in trio, bellissimi e casinari…ti abbraccio! All we need is love 🙂
Eccome se ci vengo! Aspettami, che quella Sicilia già mi manca…Luna non mi fila di striscio ahahahah 🙂 grazie, Mav! Un abbraccio, ti aspettiamo a Torino 🙂
Adoro il cous cous perchè è versatile e poi quello precotto è davvero veloce!!!! E poi mi piace molto anche l'uso delle erbe aromatiche!!!
Grazie, Mila! Felice di conoscerti…sono contenta che la ricetta ti sia piaciuta 🙂 a presto!