Giuro che ci provo, a fare la food blogger seria.
Mi piacerebbe sempre sempre darvi informazioni culinarie (che brutta parola) di un certo spessore, farvi sapere ad ogni post perché questo fa bene e perché con quell’altro poi tocca sturare le arterie, narrarvi la storia completa di ogni ingrediente con la relativa etimologia, la declinazione in latino e tutte, tutte quelle altre cose precise che non sono da me. Tra l’altro, in questo esatto momento sto ancora pensando a “culinarie” della seconda riga, che non si può sentire 😀
Non ce la faccio. Gli Dei dei food bloggers mi perdonino.
Io ho sempre immaginato questo posto come un divano accogliente.
Solido, compatto, non uno di quelli sfatti, con le molle che ti si infilano nella schiena, ma pur sempre un sacrosanto divano.
Dove c’è il giorno in cui si legge un saggio di filosofia e il giorno in cui si sta con una coperta sulla testa, immobili. Dove succede che non ci sia nemmeno il tempo di sedersi e dove invece altre volte ci si addormenta ancora con i vestiti e il mascara sbavato.
Se avesse un colore, sarebbe un divano bianco pieno pieno di cuscini. Ovviamente un divano immaginario è anche dotato di qualità sorprendenti, come il non sporcarsi mai, anche dopo essersi seduti cento volte 🙂
Solido, compatto, non uno di quelli sfatti, con le molle che ti si infilano nella schiena, ma pur sempre un sacrosanto divano.
Dove c’è il giorno in cui si legge un saggio di filosofia e il giorno in cui si sta con una coperta sulla testa, immobili. Dove succede che non ci sia nemmeno il tempo di sedersi e dove invece altre volte ci si addormenta ancora con i vestiti e il mascara sbavato.
Se avesse un colore, sarebbe un divano bianco pieno pieno di cuscini. Ovviamente un divano immaginario è anche dotato di qualità sorprendenti, come il non sporcarsi mai, anche dopo essersi seduti cento volte 🙂
Chi pensa a quello che DEVE dire, seduto su un divano? Ci si pensa su sede rigide, di metallo, fredde o su quelle anonime in plastica. Ma su un divano…su un divano potete essere esattamente quello che volete.
Qui, su questo blog, è così 🙂 perciò, mettetevi bene indietro, comodi e tirate anche su i piedi (rigorosamente scalzi).
Questa settimana tocca a me per StagioniAMO, che ormai è una rubrica famosissima e ha anche più di dieci lettori su facebook 😀
Dopo i muffins di Caffè Babilonia e l’orzotto della nostra guest star Giovà, ormai l’avete capito: ad aprile si parla di asparagi. Freschi, leggeri, bellissimi con quelle punte decorate. Sono degli ottimi “spazzini” delll’organismo e favoriscono la depurazione delle sostanze dannose e dei radicali liberi 🙂
Dopo i muffins di Caffè Babilonia e l’orzotto della nostra guest star Giovà, ormai l’avete capito: ad aprile si parla di asparagi. Freschi, leggeri, bellissimi con quelle punte decorate. Sono degli ottimi “spazzini” delll’organismo e favoriscono la depurazione delle sostanze dannose e dei radicali liberi 🙂
A me piacciono così tanto che me li preparo spesso in un modo estremamente semplice: cotti al vapore con una grattugiata di parmigiano. Ma, se me li devo immaginare più articolati, penso agli antipasti e ai primi piatti.
Ecco.
In un momento di perdita della lucidità mentale, mi propongo per un secondo piatto con gli asparagi.
In un momento di perdita della lucidità mentale, mi propongo per un secondo piatto con gli asparagi.
Un secondo.
Io, Lady Carboidrato, che salto volentieri il secondo per passare dalla pastasciutta al dolce.
Spremo meningi.
Penso (nell’ordine) a pollo, straccetti di vitello, prosciutto cotto, patate – oddio sto scivolando all’indietro nononono – spaghetti, carbonara di asparagi. Niente, sono palesemente un caso disperato 🙂
Così questa è la ricetta di un secondo che tanto secondo non è.
Mi piaceva l’idea di associare la leggerezza dell’asparago con qualcosa di più strong, di più pieno e pastoso. Gamberi. Una grattugiata di feta, un impasto sbricioloso con la farina integrale. Fatto. Più lo guardo più mi sembra una specie di antipasto ricco.
Metto in bocca la prima forchettata. BUONO. Grintoso, particolare. Un secondo rebel rebel, come cantava Bowie.
Facciamo che il brasato con i sacri crismi lo preparo un’altra volta 😉
Metto in bocca la prima forchettata. BUONO. Grintoso, particolare. Un secondo rebel rebel, come cantava Bowie.
Facciamo che il brasato con i sacri crismi lo preparo un’altra volta 😉
PS: di “culinario”, l’etimologia poi l’ho cercata, eh. Una simpaticissima quanto falsa versione popolare racconta che negli accampamenti militari romani le cucine, dette cucinaria, erano sempre costruite accanto alle latrine per permettere ai soldati di andare da una parte all’altra con facilità, fino a che i due termini si fusero insieme 🙂 . In realtà culinaria viene dalla parola latina culina che valeva “cucina”, e che con l’accostamento a coquinus, letteralmente “che riguarda la cottura”, si corruppe in cocina, da cui la nostra cucina.
…adesso, però, me ne torno sul divano bianco 😉
CRUMBLE INTEGRALE DI ASPARAGI
GAMBERI E FETA
Ingredienti per 4 persone
Per il ripieno:
400 g di asparagi
400 g di gamberi
un pezzetto di feta
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
sale
pepe
succo di mezzo limone
uno spicchio d’aglio
Per il crumble salato:
150 g di farina integrale
40 g di olio extravergine d’oliva
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
mezzo bicchiere d’acqua
Se utilizzate i gamberi freschi, puliteli bene privandoli della testa e del carapace, lavateli sotto l’acqua e metteteli da parte. Lavare gli asparagi e tagliarli a rondelle. In una grossa padella, fare un soffritto con tre cucchiai di olio extravergine d’oliva e lo spicchio d’aglio schiacciato. Aggiungere gli asparagi, salare, pepare e lasciare cuocere coperti per circa 15 minuti, fino a che non saranno teneri. Aggiungere i gamberi, spruzzare il tutto con il succo di mezzo limone e lasciare cuocere ancora per 5 minuti.
Preparare il crumble: in una ciotola unire la farina al parmigiano, aggiungere l’olio, l’acqua e con la punta delle dita amalgamare gli ingredienti fino ad ottenere dei grossi bricioloni. Preriscaldare il forno a 180°.
Mettere sul fondo di una teglia i gamberi e gli asparagi con il sughetto che si sarà formato in cottura e aggiungere poca feta sbriciolata . Coprire disordinatamente con le briciole del crumble e infornare per circa 25 minuti, fino a che non sarà ben dorato in superficie.
Commenta:
Leggerti è sempre un vero piacere, una boccata di aria fresca.
E quanto alla ricetta, mi ha conquistata già dal titolo.Peccato aver utilizzato proprio oggi gli asparagi, se no l'avrei messa in lista per 'stasera. Ma al prossimo giro la provo!
fantastico crumble salato,brava
La mia food blogger preferita sempre e comunque anche se si tratta di un secondo!!!!
Certo che 'sta foto non sembra la tua….mmmm!!!!
Il tuo divano mi è sempre piaciuto,ci si sta comodi ma non annoiati!Si sorride,si riflette e si mangia anche tanto bene,ad iniziare da questo sfizioso crumble.Amo gli asparagi…una abbarccio cara1
C'è sempre da imparare! SEMPRE!
Che si tratti del fatto che sei una "pasta addicted" (più o meno come lo sono io) o del fatto che il tuo blog-divano è bianco (e anche io quando lo sceglierò sarà tale conun milione di cuscini colorati) o di quanto sei brava a tagliuzzare gli asparagini (che questa settimana c'è mancato solo li pucciassi nel caffè ed è fatta)!
QUINDI ti dirò, fatto 30, facciamo 31 e proviamo pure questo crumble salato (mai mangiato in vita mia, ma se tu consiglio, io appunto… appunto! -_-')!
Quanto mi fai ridere?
Non cambiare mai, ché non ti voglio con gli occhialoni spessi a scercare definizioni inutili… e ora che so che culinaria non deriva da una "sofisticata posizione messa in atto per mangiare", la mia vita non ha più senso! 😉
Un baciotto! :*
Ciao! che ricetta particolare! bello questo crumble in superficie che rende il tutto sbicioloso, poi i gamberi con gli asparagi ci stanno proprio benone!!!
bravissima!
Ma sul tuo divano posso lasciare un po' di briciole da pop corn? 😉
I nostri blog ci rispecchiano, l'ho scritto di recente presentando la pagina fb nel blog… E qui ne ho la conferma, il vero, la spontaneità vengono sempre fuori!
Adoro i crumble salati e pure asparagi e gamberi assieme! 🙂
Baciiiiii
Il divano più bello, comodo e profumato di cose buone che abbia trovato in tutti questi mesi di peregrinazioni alla ricerca di mobili…
Giulia, che belle cose che hai scritto 🙂 gli asparagi sono buonissimi in qualsiasi modo, facciamo uno scambio culturale fra piatti?? 😀 ahahah se la provi, fammi sapere! Ti abbraccio!
Grazie, Paola! Finito in un baleno 🙂 un bacione
Macché, non son brava coi secondi…ormai dopo il corso sei ATTENTISSIMA alle foto! 🙂 cambio di set e di mani: ogni tanto avere una sorella che tiene i cucchiai aiuta a fare meno contorsioni…abbraccio stretto, Popeya mia!
Damiana, ciao!! Che meraviglia (ri)trovarti qui 🙂 sono felice che il divano ti piaccia, puoi sederti tutte le volte che vuoi…pure io golosissima di asparagi! Abbraccio grande grande a te 🙂
Dajeeee, Miu! Poi mi dici se ti è piaciuto 🙂 gli occhialoni ce l'ho, ma solo perché sono talpa…anche io preferivo la prima storiella di "culinaria" ahahahah 😀 battaglia coi cuscini nel pomeriggio? Ti abbraccio, che bello leggerti!
Grazie, Manu e Silvia! Non faccio spesso crumble salati, ma questo mi sa che tra qualche giorno lo replico…sono una golosastra senza speranze! Bacioni doppi! 🙂
…lasciare la briciole è OBBLIGATORIO 🙂 grazie, compagna Stagionatrice! Le persone belle e vere oltre lo schermo esistono, eccome se esistono…tu lo sei 🙂 un abbraccio stretto stretto
E dopo tutti questi giri ormai sei quasi un esperta in materia…non posso che arrossire, ringraziarti e fare il conto alla rovescia 😉 abbraccione