Sto mettendo le branchie.
Forse pure una pinna dorsale. A nuotare, però, non sono capace e non imparerò manco stavolta 🙂
Io e la pioggia invernale non ci stiamo granché simpatiche. Io amo spiarla col naso attaccato ai vetri e odio camminarci sotto quando è troppo fredda.
Lei, invece, in un modo o nell’altro sa sempre come infradiciarmi i piedi e gode sapendo che dimentico costantemente l’ombrello, appena lo appoggio da qualche parte.
Sono approdata alla filosofica idea che (quasi) ogni condizione dell’esistenza umana ha un validissimo motivo per prepararci su una frittata.
Frittata.
Con la frittata io ho un solo, fondamentale, problema: girarla. La cuoca senior al telefono mi guarda – sì, lei ci riesce anche a distanza, tipo Chuck Norris – come se fossi un’ebete e mi ripete che non c’è cosa più semplice. Io, di norma, spatafascio tutto sul gas. Ma non demordo, eh? un giorno o l’altro mi vedrete lanciarla per aria e riprenderla con nonchalance, facendola scivolare perfettamente dentro la padella. Quel giorno ovviamente non è oggi. Piove pure, figuriamoci far saltare frittate. Oggi la frittata la infilo in forno e mentre cuoce la testa mi scappa a Macondo: “Piovve per quattro anni, undici mesi e due giorni. (…) Il male era che la pioggia scombinava ogni cosa, e nelle macchine più aride spuntavano fiori tra gli ingranaggi se non venivano lubrificati ogni tre giorni, e si ossidavano i fili dei broccati e nascevano filetti di zafferano sulla roba bagnata. L’atmosfera era così umida che i pesci sarebbero potuti entrare dalle porte e uscire dalle finestre, nuotando nell’aria delle stanze…”
Hai proprio ragione riguardo la frittata zen: risolve tutto. Quando vivevo da sola, se avevo poca voglia di cucinare o tornavo tardi da lavoro ripiegavo quasi sempre su una frittata, riempita di zucchine o altre verdure. E come tu pure io mai stata brava a girarla: come minimo si divideva in due, metà nella padella, l'altra sul fornello o nella peggiore delle ipotesi crollava ai miei piedi. Ho quindi cominciato a girarla munendomi di due cucchiai di legno.. Ti lascio immaginare che ne veniva fuori. Ma fa niente, buona lo stesso 🙂 Bresaola e scarola mi mancano all'appello. Sarà da provare 🙂
Ciao e buona giornata
Allora,molto meglio infilarla in forno che rovesciarla sul piano da cucina,e si, perché capita spesso,e capita sempre che ti vien voglia di fare una frittata,quando il tuo piano da cucina luccica e pensi …oggi ci vuole un piatto veloce e che non sporchi…LA FRITTATA.Comunque.i tuoi ingredienti sono ottimi da mischiare con le uova e sia che sia inverno,sia che sia estate evviva la frittata e tutti gli ingredienti che ci si possano tuffare.Grazie Marzia Mav
Veloce da fare.sfiziosa e, piace tanto si ai grandi che ai piccini……e poi. metterla in forno. geniale. ma come non ci ho mai pensato…..grazie Giovanna
Paola cara, ciao! Sono felice di sapere che anche tu sei una Rovesciatrice di frittate…secondo me la maiuscola ce la meritiamo 😉 dici che coi due cucchiai di legno ce la posso fare?? Dovrai farmi un tutorial sulla tua tecnica! Una fettona di frittata e un abbraccio…entrambi grandi grandi 😉 a presto!
Grazie, Mav…ricordo una frittata molto buona a forma di pesce che sai preparare tu 🙂 io ancora quella non la so fare! Un abbraccio, a presto!
Ormai anche io faccio le frittate al forno… Variante leggera! Ottima la tua farcitura! Bacioni
Terry
Arrivo qua dal blog di federica, rimango affascinata da ricette e racconti e decido di restare.
mai fatta una frittata al forno, perciò è ora che la provi. non amo particolarmente le uova, per la verità, ma la scarola sì e mi piace molto l'idea di abbinarla alla bresaola.
ciao a presto, buon fine settimana!
P.S.: nemmeno io so nuotare…penso sempre di essere l'unica, mi conforta sapere che invece non è così!
Carissima…non so come giri la frittata,io faccio così: quando è pronta per girarla metto il coperchio e tenendo forte, giro la padella in modo tale che la frittata sta sul coperchio poi, rimetto la padella sulla fiamma e le faccio scivolare dentro lentamente la frittata oramai capovolta e voilà….non so se sono riuscita a farmi capire…..ciao.Maria
Grazie, Terry cara 🙂 invece passeggiando sul tuo blog mi è venuta una voglia di fare il burro in casa…nei prossimi giorni mi cimento! Ti abbraccio forte!
Benvenutissima tra queste pagine, Luna! 🙂 finalmente anch'io trovo qualcuno che non sa nuotare e non sai come mi conforta la cosa! 😀 andiamo a fare un corso insieme e affoghiamo tutti gli istruttori? Ahahah 🙂 se provi la frittata fammi sapere…un abbraccio e a presto!
🙂