Coffee & Mattarello

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Gnocchi di broccoli ripieni di fontina al profumo di salvia e rosmarino

 

Nonostante quel modo snob di pronunciare la r, nonostante non sentano la necessità di inserire un bidet nei propri bagni e nonostante il fatto che coi vicini di casa, si sa, non si può mai andare troppo d’accordo, c’è un francese a cui devo stima e gratitudine: monsieur Tellier, per gli amici il signor Frigorifero. Una vita spesa per indagare i misteri della refrigerazione e manco due righe su Wikipedia. E insomma, non si fa. Io lo farei santo subito, il buon vecchio Tellier. 
Il frigorifero di C&M è descrivibile con un unico, esauriente aggettivo: pieno.
Sullo sportello ci sono le cartoline e i post-it scarabocchiati con appuntamenti, cose da ricordare, fare e comprare e -fondamentali – i giorni della raccolta differenziata (no, non li imparerò mai, li leggo ogni volta :D). 
Dentro, invece, vige un colorato ordine alternativo. 
Il Rocker sostiene che quello sia un orto e non un frigo. Quisquilie: solo due dei cinque ripiani sono occupati da frutta e verdura. Ma è anche vero che sono un tantino invasiva e, appena si libera uno spazietto vado all’attacco e cerco di guadagnare centimetri infilandoci del verde. L’unico piano intoccabile è il secondo, quello dedicato ai prodotti lattiero caseari: siamo orgogliosamente più forniti di un caseificio. Con la sua collaborazione e con un paio di broccoli giù dal quarto, sono venuti fuori questi gnocchi ripieni. 
Ricetta d’inverno, con una preparazione non proprio velocissima e livello di calorie adeguato alla stagione. Il fatto è che sono in arrivo i giorni della merla e bisogna tenersi in forze. O meglio, questo è quello che mi raccontavo nel tentativo di mettere a tacere la razionalità, mentre questi gnocchi mi esplodevano sul palato 🙂 il condimento, almeno lui, è contenuto e profumatissimo. 
Vetri appannati da freddo e vapore. A me l’inverno sembra sempre già passato, ma quando mi giro è ancora lì fuori, immobile e grigio come certi cappotti pomposi. Domani, forse, ci butterà addosso un po’ di neve…
 
 
 
GNOCCHI DI BROCCOLI RIPIENI DI FONTINA
AL PROFUMO DI SALVIA E ROSMARINO
 
Ingredienti per due persone
 
Per gli gnocchi
300 g di broccoli già lessati
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
un pizzico di sale
una spolverata di pepe
100 g di fontina
180 g di farina
 
Per il condimento

 

1 spicchio d’aglio
un rametto di rosmarino
foglioline di salvia
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
parmigiano grattugiato (a piacere)
 
Tagliare a cubetti il formaggio, 
Frullare i broccoli insieme all’olio, al sale e al pepe. Versare il composto nella ciotola e lavorarlo con la farina fino ad ottenere un impasto morbido e leggermente umido. 
Con le mani infarinate, prelevarne dei piccoli pezzi, allargarli sul palmo della mano e farcirli con un cubetto di fontina. Richiuderli formando una pallina della grandezza di una noce. Proseguire fino al termine dell’impasto.
 
Portare ad ebollizione una pentola con acqua salata. Nel frattempo, tagliare sottilmente uno spicchio d’aglio, lavare la salvia e il rosmarino. In una padella scaldare l’olio con gli aromi, facendoli appassire a fuoco lento per qualche minuto prima di spegnere la fiamma. 
Buttare gli gnocchi nell’acqua bollente, fino a che risaliranno in superficie. Scolarli con una schiumarola e farli saltare in padella nel condimento. Servire caldi, magari con una grattugiata di parmigiano.

 

 

Questa ricetta partecipa ad Extraricette, ricettario a base di olio extravergine d’oliva ideato da Cinquesensi…per saperne di più cliccate qui:

 

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9 commenti

Info Marzia

« Crostata semintegrale all’olio di riso
Frittata al forno con scarola e bresaola »

Commenti

  1. BARBARA dice

    28/01/2014 alle 20:29

    Marzia sono meravigliosi; devo assolutamente provarli.
    Perfetti loro e come sempre le tue foto sono bellissime.
    Un abbraccio.
    Barbara

    Rispondi
  2. Forno Star dice

    28/01/2014 alle 21:14

    La ricetta è meravigliosa e me la salvo per quando potrò usare il braccio destro… però il mio frigo non deve essere stato inventato da monsieur Tellier perché non assolve alla sua funzione… ma questa è un'altra storia…

    Rispondi
  3. LA CUCINA DI...FEDERICA dice

    28/01/2014 alle 22:20

    Questi li devo rifà!!!!

    Rispondi
  4. marzia dice

    29/01/2014 alle 11:04

    Barbara cara, che bello trovarti! Ho visto i tue due pupetti nella foto vicino al nome e ti ho riconosciuta subito…come state? Grazie per essere passata di qui e per le tue righe, se provi la ricetta fammi sapere…io me ne sono innamorata 🙂 un abbraccio grande grande a tutti voi!

    Rispondi
  5. marzia dice

    29/01/2014 alle 11:06

    Stefania, ho letto delle tue disavventure (e dei pargoli che urlano "mammaaaaa!" 😉 )…rimettiti presto, ti invio un piattone di gnocchi, che magari non curano il braccio, ma palato e anima sì! E mannaggia al tuo frigo, ma che combina? 😉 un abbraccio e grazie!

    Rispondi
  6. marzia dice

    29/01/2014 alle 11:07

    Popeya, ormai i nostri blog sono telepatici…si viaggia da Torino a Collefiorito in un baleno! Io ieri mi sono mangiata con gli occhi la tua Gricia! Non vedo l'ora di tornare lì per riassaggiarla…però la voglio fatta da te 😉 vi stringo fortissimo!

    Rispondi
  7. Pasticci Patapata dice

    29/01/2014 alle 14:30

    massì marziù, sono più light di un piatto di pizzoccheri (anch'io sono devota alla trinità olio-aglio-salvia) e tranquilla che faranno da scudo di piombo per il freddo imminente (qui il cielo sembra sul punto di squarciarsi proprio sopra il mio tetto, scaricando quintalate di roba bianca..)! baci

    Rispondi
  8. Anonimo dice

    29/01/2014 alle 18:51

    E infatti a Torino nevica e la tua ricetta fatta di deliziosi gnocchi si presenta ottima per riscaldare il corpo e la mente.grazie.La tua fedele Mav

    Rispondi
  9. Fausta dice

    02/02/2014 alle 18:04

    Ciao Marzia,hai un blog davvero molto bello con delle ricette molto interessanti.Complimenti.Le foto poi sono perfette.
    Un saluto e Buona Domenica 😉

    Rispondi

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Sono Marzia, a 4 anni rubavo i ravioli crudi dalla spianatoia e mangiavo ciliegie appollaiata sull’albero. Oggi vivo e cucino sotto i tetti di Torino come se fossi ancora nella mia casacasa di campagna: ingredienti di stagione, impasti stesi con il mattarello, ricette buone e naturali per nutrirsi e coltivare la felicità anche nella furia metropolitana. Leggi di più...

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