La ricetta travagliata. Nel senso: che prima snerva, ma poi meraviglia.
Quella che uno prova, riprova ririprova e che alla riririprova riuscita sgrana gli occhi e batte le mani, liberatorio. Non che un secondo dopo, realizzando la scena non ci si senta un po’ idioti eh, a battere le mani :). Una, tra l’altro, ha il guantone da forno su e il risultato è un applausetto che fa un potpotpot indefinito, invece di quel ben più nobile clapclapclap scrosciante da teatro, ma vabbè 🙂
La colpa è di Torino, Via Fratelli Vasco 6, per la precisione.
Insomma, ormai lo sapete: le botteghe bioequoeccecc in classifica staccano nettamente gli altri miei deboli di un bel po’ di punti. Se poi le trovo in città, mi ci fiondo e mi ci perdo: la sensazione (sìsì, parlo come un tossica 🙂 ) è quella di respirare aria buona, come se lì il cemento non ce la facesse ad arrivare, sei in un bozzolo che sa di buono. Ecco, poi lì oltre alle farine (che richiedono almeno trenta minuti di contemplazione ed attenzione) ci sono il riso soffiato integrale, l’avena, i fiocchi di mais e da lì al pensiero di agglomerarli e farli scrocchiare tutti insieme sotto i denti il passo è ben breve 🙂
Fatto sta che mi metto alla ricerca su San Google del modo per fare le barrette. C’è chi ha la macchinetta, giuro: il fai-barrette. Le metti, chiudi, fatto.
E uffi.
Io non lo voglio, un fai-barrette. Non mi da soddisfazione. Voglio dire, le fa lui, mica io.
Sì, sono una rompipalle 🙂
Il problema di tutte le altre ricette senza elettrodomestico aggiunto è uno, ma non poco rilevante: i cereali non si appiccicano tra di loro. O meglio, a gruppi di sette o otto e basta. Ribelli, proprio. Cuocetele tipo mattonella unica per poi dividerle a fine cottura o fate già le porzioni prima di infornare, niente. Metteteci miele, malto, burro, olio, Vinavil (no, non ci ho provato, ma chissà! :)) e niente, vi arrenderete a mangiarli al cucchiaio.
Ci avevo quasi rinunciato quando, in metropolitana, illuminazione: le rose del deserto! Lì i cornflakes ci stanno attaccati che è una meraviglia, tutti ordinati e bellocci che quasi ti ammiccano. Ecco, una fusione tra le due ricette, una roba così.
Ipotizzo gli ingredienti, aggiungo, tolgo, riscrivo (perdo la fermata giusta e manca poco che mi trovo al capolinea) arrivo a casa (mezz’ora dopo l’ora prevista -.-‘ ) doccia e azione, ripromettendomi che è l’ultima volta che ci provo.
E alla prima sfornata taaaa-daaam: le barrette che stanno per davvero a forma di barretta. Gaudio e giubilo. Sìsì, l’applauso con il guantone è venuto (c’era anche un gridolino di mezzo, che vergogna :)). E dopo mi sono sentita altamente scema, pure 🙂
Ma sgranocchiarle in mattinata è corroborante. E crea dipendenza, anche 🙂
La prova-agglomeramento ha resistito all’incarto singolo, ma il test non termina mica qui: domani me le porto a fare un po’ di chilometri – circa 650- fino a Roma. Le barrette sono in consegna speciale (Fede-Popeya, ne sai qualcosa?? 😉 ) e io al lavoro a Culinaria…ma questa ve la racconto al prossimo post 🙂
Nel frattempo, sgranocchiate! 😀
LE BARRETTE ENERGETICHE AI CEREALI
FATTE IN CASA
FATTE IN CASA
Ingredienti (per circa 10-12 pezzi)
1 uovo
4 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio colmo di miele
5 cucchiai di farina integrale
35 g di olio di mais
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
120 g di fiocchi d’avena
50 g di riso soffiato integrale
50 g di fiocchi di mais
50 g di uvetta
1 cucchiaio colmo di cocco grattuggiato
In una ciotola capiente, montare l’uovo con lo zucchero e il miele fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere l’olio, la farina, il lievito e mescolare delicatamente. Aggiungere fiocchi d’avena, il riso soffiato, il mais, l’uvetta e il cocco.
Impastare bene fino ad ottenere un composto umido.
Prelevarne un abbondante cucchiaio e, su una teglia ricoperta di carta da forno, dare la forma di una barretta, aiutandosi con il cucchiaio per compattare bene il tutto (le prime barrette saranno monche e un po’ bruttine, ma più o meno dalla quarta in poi assicuro che faranno invidia a Mr Kellogg! 😉 ).
Infornare in forno già caldo a 180° per 10-12 minuti, fino a che non saranno belle colorite. Sfornare e NON TOCCARE fino a completo raffreddamento 🙂
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Io invece l'applauso te lo faccio senza guantone e il suono che ne deriva è quello giusto,quello che acclama te e le tue barrette!Ciao tesoro è sempre un piacere leggerti,mi strappi un sorriso e anche tanta fame…e questa non che mi manche mai,per la verità!Bravissima!
D’accordo con te, neanch’io vorrei la macchinetta, troppo facile e nessun divertimento. E vedi che alla fine chi la dura la vince? Non avevo pensato alle rose del deserto ma anche a me quando avevo preso l’abitudine di farle era venuto in mente l’uovo come legante. Però avevo usato solo un po’ d’albume, il minimo necessario 🙂 Mi ha fatto tornare la voglia di barrettare di nuovo. Un bacione, buona giornata
Segnalerò questa ricetta alla mia amica maniaca delle barrette, costosissime per altro, almeno se le fa da sola e risparmia, bella ricetta
il fai-barrette?!?! … non ho parole o___0
marziuccia, come ti capisco.!! anche io non resisto al richiamo dell'equo-bio-natur etc etc.. e menomale che c'è Merlino!! al tredicesimo sbuffo, dopo due ore di guardo-prendo-rimettoaposto-cambio-ritorno, lo assecondo e usciamo, magari con solo un sacchettino di masala o semi di coriandolo 🙂
ode alla fabbricatrice di barrette! olè!!
Adesso leggerti è tutta un'altra storia. Sento ancora di più la tua allegria.
Quando ti racconti vedo il tuo volto illuminarsi e il tuo fiore muoversi di qua e di la!!!
Popeya a parte l'applauso per l'ottima riuscita delle tue barrette ma io l'applauso lo farei pure alla monoconfezione…troppo figa!!!
Roy è rimasto incantato dallo spago!!!
Vabbè amica altissima, te lo scrivo pure qua…il nostro incontro è già custodito fra i ricordi quelli belli. ti adoro.
un kiss grande così.
p.s. buona la carne cruda 😉
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καρυωτακης
kariotakis
Bella bionda!! 🙂 ahahah grazie e un abbraccio stretto stretto…trovarti qui è sempre una gioia! 🙂
Calimera, e perché io le tue non le ho trovate? Forse non ho scandagliato a fondo il tuo archivio? Linkami la ricetta se ti va, se è bastato un po' di albume devono proprio essere speciali, le voglio provare 🙂 grazie e un abbraccio gigante!
Ciao Giellis! 🙂 sul risparmio non c'è dubbio, le vendono a peso d'oro queste barrettine…grazie e fammi sapere se l'amica ha apprezzato! Un bacione!
Ahahah se ci perdono posso andare a cercarci in un negozio di alimentari 😀 pensa io che di Merlini non ne ho! L'immagine di "uardo-prendo-rimettoaposto-cambio-ritorno" mi ha fatto troppo ridere, rende perfettamente l'idea 🙂 Pataaaaa, quanto sei cara 🙂 ti stringo forte forte 🙂
Eccola, la mia super violet Popeya 🙂
anche per me adesso leggerti è come sentirti raccontare…ci voleva proprio questo live. Ma non è che poi ste barrettine si sono tutte sbriciolate?? 😀 Popeya mia, devo tornare a Roma a romperti le scatole presto, ormai sono innamorata della città e la vostra tribù la rende ancora migliore 🙂 devo ancora mettere in ordine i pensieri e scriverti una lunga mail. Ti abbraccio stretta stretta 🙂
ma un genio non può non arrivare alla soluzione, e che soluzione! Sono perfette!!
Sei unica cara mia, in tutto, meravigliosamente unica!!
Anch'io provo la stessa sensazione dentro certi angoli di paradiso, talmente bella che non ne uscirei più, o almeno ne uscirei dopo un lungo e accurato saccheggio di prodotti.
E' sempre bello leggerti, qualunque cosa tu scriva o faccia è piena zeppa di energia positiva. Grazie!!
Un bacio gigante, buona giornata.