I traumi dell’infanzia: ogni volta che guardo l’insalata nell’orto, mi viene in mente Maramao. Anche stamattina, che son passati più di vent’anni, ero lì che pensavo che fine avesse fatto sto poveraccio, che già non erano stati clementi a chiamarlo così quando è nato, figuriamoci poi chiedersi com’è morto.
“Maramao, perché sei morto?”
Che poi io da piccolina ne sapevo cantare solo un pezzo, precisamente fino a “e una casa avevi tu”. Insalata + pane + vino + casa erano gli indizi sufficienti per credere che Maramao fosse un tizio in carne ed ossa e mi piaceva pensarlo con la barba lunga, bianca, e le orecchie grandi: lo davo morto semplicemente di vecchiaia, con la testa appoggiata sul tavolo e il piatto a fianco.
Nei miei continui su e giù da Torino, specialmente in questa stagione, ho allenato gli occhi e mi accorgo subito di come cambia l’orto di casacasa, che più che un orticello è una prateria semisconfinata. Quest’anno la nonna si è fissata coi lamponi e, se devono maturare tutti quelli piantati, preparatevi psicologicamente all’invasione del rosa acceso.
Poi c’è la parte dedicata ai pomodori, “tre file”, che vuol dire una sessantina di piante in tutto. Poi fagiolini, melanzane e zucchine. Ma soprattutto: insalata, tanta, tantissima insalata, perché “l’insalata lava”, con tutto l’alone di mistero che questa incrollabile massima piemontese si porta dietro.
Ora che ci penso, però, Maramao potrebbe anche essere morto di noia alimentare. Perché l’insalata non è che sia poi tutta sta esperienza di gusto, via. Oh, l’ho detto. La mangi un giorno, la mangi due, la mangi tre e il quarto magari la lasci lì. Ma.
Ma l’altro ieri ho cenato da uno cheffone, con il nome che assomiglia ad un prodotto per la pulizia: Scabin. No, scherzo. In realtà la desinenza ‘-bin’ è quasi una sicurezza per chi mastica un po’ di piemontese e, superando ogni mia resistenza anarchica interna mista alla diffidenza per un certo tipo di cucina sifonata, ho varcato la soglia e ho mangiato cose di cui ignoravo l’esistenza. Ad un certo punto arriva “Il contorno dell’agnello”, un’insalata mista con un sapore che esplode in bocca. Maramao, questa non l’hai assaggiata mai. La freschezza, il sapore di verde, il “crunch” sotto i denti. La riscoperta dell’insalata.
A rifare quell’alchimia lì, io non ne sono capace. Ma alchimia genera alchimia e gli occhi mi sono caduti sulle prime ciliegie dell’alberello mini di casa. Bruttine, piccole, con qualche bernoccolo, ma BUONE, in maiuscolo, e piene piene di succo.
Certi passi son brevissimi: l’ho fatto, eccome se l’ho fatto 🙂 con quell’incoscienza lì, mista ad istinto, che a volte funziona. Senza contare la velocità di preparazione, che su ogni desperate blogger come me ha sempre il suo gran fascino. Quindi? Mettete ciliegie nelle vostre insalate!
INSALATA VERDE CON CILIEGIE
PARMIGIANO E CAPPERI
Ingredienti:
insalata mista, croccante
2 pugni di ciliegie
scaglie di parmigiano
3 fette di pane integrale
2 cucchiaini di capperi
un cipollotto
3/4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
2 cucchiaini di succo di limone
un cucchiaino di burro
sale e pepe
Lavare le ciliegie, privarle del nocciolo. Tagliarne grossolanamente una parte e schiacciarle con la forchetta, le altre lasciarle a metà. Unire l’olio e il limone, un pizzico di sale e uno di pepe, girare bene e lasciare riposare per circa mezz’ora.
Tagliare le fette di pane a cubetti, mettere un cucchiaino di burro in una padella e quando rosolerà, tuffare i crostini. Farli saltare fino a quando saranno croccanti.
Se i capperi sono sotto sale, sciacquarli bene. In una ciotola mettere l’insalata, i capperi, il cipollotto affettato, i crostini. Unire la citronette di ciliegie, mescolare bene e servire subito.
Commenta:
Ma che belle le tue insalate… e che bei piedini! 😀
Eheheheh tutto sommato la frutta nel verde ci sta! Ci sta proprio bene! u_u
Brava, brava! 😀
vicenda tragi-comica di Maramao, porello.. mi piace però questo lietofine con l'insalatonza :))) buona Golosaria.. non fare troppi bagni (che lì il mare è meglio guardarlo da lontano..!) 😉
fame
Secondo me davanti a quest'insalata Maramao si ripigliava! Che buona l'idea delle ciliegie bellissima e colorata e poi fresca ;D
Sai che mio papá la canticchiava spesso, che ricordi! …forte l'idea che sia morto di noia alimentare… Se solo avesse potuto assaggiare la tua di insalata!…. Mix di gusti unico!
Baci
Siiiì la frutta colora e dà sapore 🙂 piedini?!! Vuoi dire piedoni! Ho la bellezza del 39-40…Cenerentola mi fa un baffo! Ahahahh 🙂 bacioni, Miu! Grazie!
Nemmeno un bagno 🙂 però come si mangia bene in Romagna…mi sa che devo tornare alle insalate per depurarmi un po' 🙂 Zy bella, ti abbraccio forte fortissimo! 🙂
🙂 benvenuta! Piattone di insalata per te 🙂
Grazie, Stregatta! 🙂 ahahahah per Maramao è troppo tardi, ma nel frattempo ce la pappiamo noi 🙂 un abbraccio forte. (Ci vediamo a luglio?)
Terryyyyy, grazie! Anche a me la cantavano spesso, poi forse è passata di moda…ma nei miei traumi infantili è rimasta eccome! 😀 sono felice ti sia piaciuta l'insalata…abbraccione! 🙂