AVVISO: quello che stai per leggere è un post pieno di link, entusiasmo, croccantezza, cose settembrine. Se non sei pronto, ripassa quando lo sarai.
Aspetto la fine dell’estate come gli innamorati aspettano sui binari il treno.
Con quell’impazienza lì, girando in tondo, controllando il calendario mille volte, annusando l’aria la mattina per capire se Autunno è vicino.
Ho combattuto per anni contro le estati preferite degli altri, i bikini, il mare – “perché devo stendermi là con un pezzo di stoffa che mi copre le tette e l’altro il sedere?” è stato un mio tormentone personale che ancora ogni tanto tiro fuori – le grigliate, gli occhiali da sole, che fatico ad indossare perché, dai, da lì non si vede per niente bene.
Il mare quando hai meno di vent’anni o è una figata pazzesca, oppure lo guardi come se fossi su un altro pianeta, con la curiosità dell’esploratore mista a quella sensazione di sentirsi fuori posto. Hai studiato la teoria: in spiaggia verso le 10.30, mangiamo qui o torniamo a casa oggi, si aspetta per fare il bagno, ricordiamoci la palla, io dormo un po’, la musica in mp3, i bambini che gridano sempre, andiamo a casa a fare le docce, io la faccio per ultima, ma voi mettete i tacchi? Io col cavolo.
Le discoteche al mare. I ragazzi si mettevano la camicia anche nelle discoteche al mare (non lo fanno più, vero?) e io ero solidale con quelle ascelle pezzate, condividevo la loro sofferenza, ma me ne tenevo ben alla larga.
Intanto Paolo Fox buttava giù righe settimana dopo settimana dicendomi che “un bacio in riva al mare” nel weekend avrebbe trasformato “un flirt in qualcosa di più”, ma mentre lo leggevo sul giornale ero già seduta su un cuscino a quadretti bianchi e rossi in montagna, finalmente vestita, coi costumi lavati e messi di nuovo sul ripiano più alto dell’armadio. Possono stare, fino al prossimo anno. “Intesa ok con: Acquario”, sicuro Paolo? Io non so proprio nuotare, eh.
Alla veneranda età di 28 – già, tutti tutti – anni, ho sventolato bandiera bianca. Ho alzato le mani, firmato la resa e scoperto che non c’è poi così tanta afa soffocante, che nel mare puoi immergerti e guardarlo fisso, ho comprato delle ciabatte con i ponpon, ho lasciato fare ad agosto, che è sempre piacione con tutti e forse è per questo che lo guardavo così storto.
Dimentica per un attimo le frasi motivazionali con tigri, muscoli, rocce e pugili che trovi su Google.
“Non arrenderti mai” un paio di palle, perché a volte arrendersi è la cosa migliore che si possa fare. Arrendersi vuol dire ascoltarsi, respirare, lasciare morbidi tutti gli arti, dire di sì senza pensare di no, lasciarsi portare, spostare, spettinare.
Ho lavorato fino alle 13 di un martedì torrido di fine luglio, avevo un volo per la Sicilia alle 16.30.
Ho fatto una valigia poco pensata, dimenticando un bel po’ di cose importanti, senza sapere ancora che ne avrei fatto tranquillamente a meno (“Nuuuuooooooo, il silk-épil! Come ho potuto?“)
E poi ho lasciato che agosto mi prendesse per mano o mi spingesse o mi lanciasse un po’ dove voleva.
Ho tenuto il pc spento e gli occhi chiusi più a lungo del solito.
Ho fatto cinque bagni. E non ridere, per me è un numero esagerato 🙂
Ho letto tanti libri, avrei voluto farlo prima e vorrei continuare a farlo, in qualsiasi stagione.
Poi sì, sono scappata in montagna a fare il pieno di radici e di aria pulita e infine sono tornata in città, mentre Torino si sta piano piano riempiendo e sta trovando di nuovo il suo ritmo. Lo cerco anch’io con lei, con tutti i sensi all’erta e pronta ad ascoltarmi, con gli inevitabili “da settembre vedrai!”, con pezzi di estate che stavolta non voglio più scollarmi di dosso, con rinnovata creatività, collaborazioni fresche, progetti da far crescere.
Settembre è di nuovo Retreat, ovvero pianificazione ispirata del futuro insieme a Gioia, dove incontrerò tante femmine toste, che arrivano da angoli diversi del paese. Per due giorni condivideranno i sogni, i lettoni, la loro vita da freelance e impareranno a domare il tempo. Come l’anno scorso, comincerò dall’energia degli ingredienti, integrali e intatti, perché l’entusiasmo sia sempre alto, gli stomaci pieni e i sorrisi larghi e veri. Si parte proprio qui e ora: queste mandorle saranno lo snack sempre disponibile, la mini fonte di energia tascabile a cui attingere. Il menu è pronto, i fornelli fanno il conto alla rovescia…se non sei riuscita ad iscriverti o se ti va di curiosare, abbiamo una finestra speciale: ci trovi tutte sotto l’hashtag #septemberlove su Instagram.
Settembre è ritornare a bere il tè con le teaclubbers più belle della città capitanate da Rosy, la Cappellaia Matta che ci guiderà in avventure profumatissime.
Settembre sarà Teste di Medusa: nuove pagine, nuovi modi di vedere il mondo femminile, nuovi NutriMenti e vecchie compagne di testa, stomaco e d’anima: Nicoletta ed Annalisa, perché squadra che vince non si cambia.
Settembre sarà un nuovo sito web due nuovi siti web:
– il sito di SBAM! un’esplosione di energia, di colore, come le farfalle nella pancia quando accade qualcosa di inaspettato.
– Il sito del cosa voglio fare da grande. L’ho capito – non ci speravi più, vero? 😉 – e te lo voglio raccontare. Avrà il mio nome e cognome e ci infilerò tutto quello che ho imparato a fare in questi anni con la fotografia e con le parole.
Ehi, mi gira la testa! Troppe cose belle tutte insieme fanno l’effetto del gelato mangiato troppo in fretta. Le sistemo, unisco i pezzi, mi allontano di tre passi e le guardo prendere forma, faccio scrocchiare il collo, respiro – di questo devo continuamente ricordarmi – , pesco un paio di mandorle dal sacchettino qui vicino al pc, mi rimetto al lavoro.
Le mandorle tostate e salate sono uno di quei famosi pezzi di estate che mi terrò nel palmo della mano almeno fino al prossimo agosto. Le ho assaggiate quest’anno per la prima volta sull’Isola e ho deciso di esportarle al Nord, forever and ever. Fanno parte delle non-ricette, sono quei cibi pochissimo sforzo e tantissimo godimento, alimentano la parte buona e croccante della vita. Ti servirà poco, pochissimo: mandorle, olio buono, un trito di rosmarino, un pizzico di sale, il forno…crunch.
Ri-crunch e crunchcrunchcrunch, perché non smetterai più.
Sono uno spezzafame saziante e salutare, a patto di non finire il pacchetto tutto in una volta…capito?! Promettimelo e fattele sequestrare, se è il caso.
MANDORLE TOSTATE
SALATE AL ROSMARINO
Ingredienti:
150 g di mandorle
un cucchiaio di olio extravergine d’oliva
quattro rametti di rosmarino
due pizzichi di sale
Lavare il rosmarino e tritarlo finemente con un coltello. In una ciotola, condire le mandorle con l’olio, il sale e il trito di rosmarino. Preriscaldare il forno a 200° (di solito io le preparo quando ho il forno già acceso e finisco un’altra ricetta, senza accenderlo appositamente per loro. Pensaci, è un’ottima piccola idea per risparmiare energia!), allargare le mandorle sulla teglia e tostarle per 8 minuti, girandole a metà cottura. Non perderle d’occhio, perché ogni forno è diverso e ha i suoi tempi: devono scurirsi, ma non bruciare. Lasciare raffreddare completamente e sgranocchiare. Si conservano in un vaso di vetro chiuso per molti giorni, ma sono sicura che le finirai prima 🙂
Un’esplosione di cose da fare!!! Non vedo l’ora.
E finalmente che hai deciso per questi 5 bagni. Ma 5 in un giorno o 5 per l’intera vacanza????
Forza Popeya, io sto sempre dalla parte tua.
Ehm…5 durante la permanenza sull’isola 😅 ma giuro, è un super traguardo! Grazie davvero, Popeya…che bella sorpresa leggerti e avere la conferma che ci sei 💚 Ti abbraccio stretta stretta!
Arrivo qui per caso… come sempre, ma mi fermo volentieri.
Io sono un pò un lupo solitario tra i blog, spesso non conosco nemmeno quelli più famosi, pur facendo parte di questo mondo da quasi 4 anni. Che bello conoscerti e scorrere le tue pagine. Mi piacciono davvero e mi ritrovo negli impasti, nella farina, nel lievito naturale e nella pasta fresca. Felice di essere approdata qui.
Ciao,
Tiziana
p.s. dimenticavo… adoro il rosmarino e lo metto un pò dappertutto, infatti sono stata attirata da queste particolari mandorle. Grazie!
Che bello leggere te e le tue righe, Tiziana! Ben approdata sulle mie righe sghembe 🙂 anche io adoro il rosmarino e il suo profumo e, come te, spesso mi perdo negli impasti…direi che ci siamo trovate 😀 ti abbraccio e vado a scorrere le tue pagine!