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Mousse di mortadella con Fiordifrutta al melograno e pistacchi – 71 Open d’Italia Golf

“Il gioco del golf prevede un comportamento rispettoso degli altri giocatori durante il corso dell’intera partita, in accordo con alcune regole di etichetta illustrate insieme alle regole sportive. Una grave infrazione dell’etichetta può comportare addirittura la squalifica, a discrezione del comitato. 
Queste regole comprendono ad esempio il massimo silenzio ogni volta che qualunque giocatore si accinge ad effettuare il tiro, durante il quale i compagni di gioco dovrebbero restare fuori dal campo visivo di chi tira. Altre norme includono l’attenzione a non proiettare ombre sulla linea di tiro di un giocatore sul green, riparare i danni fatti al campo (come zolle alzate o buchi formati dall’atterraggio della palla sul green) e cercare di non mettere alcuna pressione sui giocatori che precedono evitando di tirare quand’essi sono ancora all’interno della propria portata di tiro.”

 

Quando Ljuba, tra le millemila chiacchiere giornaliere, si è fatta seria e ha chiesto ad Alessandrae a me di collaborare con lei a una cosa che prevedeva il golf e Rigoni d’Asiago insieme, per poco non cado dalla sedia.
Andiamo per ordine.
Il golf? Il golf è una roba che – si può dire? – uno deve essere un po’ fighetto per farla. Ci vogliono polo bianche con cavalli stampati e più sono grandi e meglio è. Ci vogliono pantaloni bianchi, cappellino, una certa compostezza. Dopo essere caduta dalla sedia, mi sono chiesta quale sarebbe stato il numero totale delle mie figuracce.
Di etichetta preferisco di gran lunga quella stampata sui barattoli Rigoni d’Asiago. Sono le marmellate che mi fa comprare la nonna, quando la dispensa inizia a scarseggiare. Perché dice: “Se leggo dietro, non ce n’è nemmeno un nome che non conosco. Ci mettono tutta roba buona.” Da qualcuno la mia etichettomania l’avrò ereditata.
La nonna li ha talmente in grazia, che non usa più il nome intero per chiamarli, ma ordina “marmellata Rigone”. Così, come se Rigone fosse un suo vecchio compagno di scuola, ora panciuto e rosso in faccia.

Quando poi ho scoperto di essere la foodblogger apripista dell’evento mi ero giusto rimessa sulla sedia e ci sono caduta di nuovo.
6 fingerfood diversi, crepes dolci e salate. Centinaia di pezzi. Celafarònoncelafaròforsecelafaccio. La verità poi è che se l’energia è buona e il trio quello giusto si riesce a fare (quasi) tutto.
Mi è rimasta solo la voglia di far spaventare il golfista proprio mentre sta per fare il tiro 😀

Sono stati giorni intensi, di pochissimo sonno, tanto cibo, stoviglie da lavare, fatica e felicità mischiate fino a diventare un tutt’uno. Ho ben capito quanto dietro ad ogni boccone che si mette in bocca ci sia un mondo: l’ingrediente, il produttore, la creazione dei sapori, la realizzazione, l’assemblaggio. Per questo bisognerebbe sempre mangiare non solo con le papille gustative, ma con l’olfatto, la testa, la vista, l’anima, la consapevolezza…ricordandosi di collegare tutto appena prima di addentare 🙂 

Questo è il finger food che ha stupito di più. 
Sarà che la mortadella di solito è un salume che si considera poco, sarà la sorpresa dell’accostamento oppure la delicatezza cromatica che contrasta con un sapore ben marcato….la mousse è andata a ruba. Le fanciulle che vedete qui in alto non smettevano più di fare mezze sfere con la colata di Fiordifrutta Rigoni al melograno. 
Ma ho fatto un ulteriore test con il lampone: intesa perfetta 🙂 il cracker è fatto in casa, senza lievito e velocissimo. I pistacchi, invece, sono il mio souvenir siciliano. 
Se avete amici golfisti a cena, con questa andate sul sicuro. 
Ma potete anche decidere di sbafarvela sul divano con le ciabatte e il pigiamone, sentendovi dannatamente chic 😉

MOUSSE DI MORTADELLA
CON FIORDIFRUTTA AL MELOGRANO E PISTACCHI

Ingredienti per circa 30 finger food

Per i crackers:

70 g di farina 00
70 g di farina di mais
5 cucchiai di olio extravergine
acqua qb
sale

Per la mousse:

200 g di mortadella in un’unica fetta
100 g di mascarpone
2 cucchiai di panna
mezzo cucchiaino di senape
sale e pepe se necessari

Fiordifrutta al melograno (o ai lamponi)

pistacchi tritati

Preparare i crackers unendo le due farine, l’olio e il sale. Iniziare ad impastare bene, aggiungendo un paio di cucchiai d’acqua se l’impasto dovesse risultare troppo compatto. Lasciare riposare in frigo per circa 20 minuti.


Nel frattempo, preparare la mousse: tagliare la mortadella a cubetti e tritarla. Aggiungere il mascarpone e la panna e col frullatore ad immersione amalgamare tutto finché non si raggiunge una consistenza cremosa. Aggiustare di sale e pepe se necessario.


Trascorso il tempo di riposo, tirare l’impasto dei crackers in una sfoglia sottile, ricavare tanti quadratini e cuocerli a 250 gradi per 4 o 5 minuti. 

Lasciare raffreddare, posizionarvi sopra una pallina di mousse e un pochino di marmellata. Cospargere di granella di pistacchi e servire.

mousse mortadella marmellata rigoni d'asiago

 

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13 commenti

Info Marzia

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Commenti

  1. Claudia dice

    31/08/2014 alle 07:41

    Caspita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! che brava sei.. io sai che talmente timida sono (con chi non conosco) che non riucirei proprio a partecipare ed essere "protagonista" di un evento simile.. poi coi finger.. coi quali sono un pò negata! Mi intriga sta mousse di mortazza.. e quella confettura la conosco bene.. Non le chiamerò Rigone come tua nonna.. ma in dispensa non mancano mai le loro marmellate e confetture!!!! Comunque tornando al finger.. davvero un abbinamento interessante e sfizioso.. poi a completare tutto i pistacchi.. che se son di provenienza siciliana saranno quelli di Bronte.. che boni!!!! Un bacione forte 😀

    Rispondi
  2. Manuela e Silvia dice

    31/08/2014 alle 21:12

    Un abbinamento azzardato ma che vediamo davvero intrigante! bellissima presentazione per questi crostini!!

    Rispondi
  3. crumpetsandco dice

    01/09/2014 alle 15:25

    Che bellissima esperienza… In un'azienda che adoro anche io… In pieno accordo con la tua nonna!
    Bellissimo antipasto! Colaratissimo ed originale! W osare in cucina!
    Baci

    Rispondi
  4. Alessandra Gio dice

    02/09/2014 alle 14:32

    E della Nocciolata Rigone che vogliamo dire? 😀
    Strepitoso finger-food, Marzia!! Anch'io voglio pubblicare qualche foto dei miei…soprattutto quello con la composta di cipolle e quello con la frittatina col salmone che ha deliziato gli astanti!! Esperienze di cucina collettiva da condividere presto…e chi dice che non sarà prestissimo… 😉

    Rispondi
  5. Federica Musilli dice

    04/09/2014 alle 21:21

    Grande la mia Popeya!!!!
    Ti vedo seriamente impegnata con quella giusta ironia che ti contraddistingue!!
    Sei la mia "foodblogger" preferita, non smettere mai di crederci!!!!

    PS te lo scrivo in privato 😉

    Bacio

    Rispondi
  6. Miu Mia dice

    07/09/2014 alle 16:35

    MMMMMA NNNOOO anche qui volevo esserci! XD
    Che fantastica vita fai! 😀
    Originale, frizzante, divertente, brava, bella.. ehm… sì ok, sto esagerando! 😀
    Mi piace lo spirito, mi piace l'iniziativa e mi piacciono quei fingerfood!
    E la domanda nacque spontanea… perché non avevo ancora commentato questo post??? O_o

    Rispondi
  7. Marzia Allietta (MAllie) dice

    15/09/2014 alle 11:52

    In realtà ero una protagonista ben nascosta nella parte cucina dello stand…per questo ho aderito 😀 ciao, Claudia bella! Grazie mille, i pistacchi sono proprio quelli che immagini tu 🙂 corro a vedere cosa spadelli di buono! Un abbraccione!

    Rispondi
  8. Marzia Allietta (MAllie) dice

    15/09/2014 alle 11:53

    Grazie Manuela e Silvia! A volte azzardare fa bene….al palato 😉 un abbraccione!

    Rispondi
  9. Marzia Allietta (MAllie) dice

    15/09/2014 alle 11:54

    Ahahahah 🙂 la nonna ha ricevuto parecchi consensi…sono felice che ti piaccia, detto da te è un onore! 🙂 un abbraccio, bella mia!

    Rispondi
  10. Marzia Allietta (MAllie) dice

    15/09/2014 alle 11:56

    La tua composta di cipolle fa svenire di bontà! 🙂 e la frittatina? Devi proprio pubblicarli…incrocio le dita per il "prestissimo"! 🙂 un bacio grande, Ale!

    Rispondi
  11. Marzia Allietta (MAllie) dice

    15/09/2014 alle 11:57

    Popeya, che dire? GRAZIE. Cercherò di non smettere, promesso 😉 abbraccione forte.

    Rispondi
  12. Marzia Allietta (MAllie) dice

    15/09/2014 alle 12:11

    Miuuuu, vieni che ti infilo nella borsa frigo e ti porto con me 🙂 troppi aggettivi, però! Mica me li merito tutti! Un abbraccione e GRAZIE!

    Rispondi
  13. ♥Claudia dice

    18/07/2015 alle 08:17

    Oh!cara Marzia…che racconto fantastico e che bel reportage!!! La ricetta è fresca, nuova, assolutamente da provare!! Bacioni

    Rispondi

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Sono Marzia, a 4 anni rubavo i ravioli crudi dalla spianatoia e mangiavo ciliegie appollaiata sull’albero. Oggi vivo e cucino sotto i tetti di Torino come se fossi ancora nella mia casacasa di campagna: ingredienti di stagione, impasti stesi con il mattarello, ricette buone e naturali per nutrirsi e coltivare la felicità anche nella furia metropolitana. Leggi di più...

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