(Di nuovo) gennaio. Finiti i panettoni, i trenini, i brindisi le dormite a pancia in su sul divano, le camminate nella neve, gli “anche a te e a famiglia“.
Le lucine hanno il diritto di rimanere a brillare ancora per qualche giorno e mi guardano mentre provo a farmi passare il lusso di non togliermi il pigiama né darmi una pettinata.
Descarpentà*, con la pancia piena e gli occhi stropicciati, oggi ho spalancato le finestre e sono rimasta un po’ lì a guardare il cielo, respirando forte un’aria freddissima.
Duemiladiciotto.
Mi piacciono gli inizi, perché ogni inizio – l’inizio di una stagione, di un progetto, di ogni giornata – si porta inevitabilmente dietro una dose di energia nuova, pronta per essere acchiappata al volo.
Fuori è inverno. Invernissimo. Abbiamo davanti tre mesi di sciarpe, freddo, naso colante, brividi e calze spesse 😱 ce la faremo? Ma certo che sì! Qui, mentre scrivo, il diffusore emana le note calde e fortificanti degli oli essenziali. Li conosci? Io ne vado pazza. Mi affascinano più di Johnny Depp (lo so, non è mica più in formissima, ma io lo amo ancora) e potrei stare ad annusarli, catalogarli, miscelarli per ore.
Quando parliamo di oli essenziali ci riferiamo alla reale sostanza della pianta, quella che è in grado di determinarne il profumo. Hai mai stropicciato le foglie del basilico? La parte profumatissima che ti rimane sulle dita è proprio l’olio essenziale. Si tratta di sostanze complesse, che rappresentano “l’essenza” più preziosa della pianta e si estraggono dai petali dei fiori, dalla buccia dei frutti, dalla resina e dalla corteccia degli alberi, dalle foglie e dalle radici delle erbe e piante aromatiche.
Sono molecole formate da idrogeno, carbonio e ossigeno e la parola “oli” deriva dal fatto che, durante il processo di distillazione, hanno una densità che permette loro di galleggiare sopra all’acqua aromatica, proprio come farebbe un olio vegetale.
A seconda delle piante da cui vengono estratti, hanno proprietà benefiche scientificamente dimostrate: balsamiche, ma anche antibatteriche e disinfettanti e sono un vero concentrato di benessere naturale.
Come per l’alimentazione, seguire la stagionalità per gli oli essenziali è molto importante: ci sono oli essenziali che raffreddano e altri che riscaldano, oli energizzanti e oli rilassanti.
Li ho allineati sul tavolo e ho scelto i miei quattro indispensabili per l’inverno:
– l’olio essenziale di timo bianco: viene estratto dalle sommità fiorite fresche. Il prodotto ottenuto da una prima distillazione è un olio rosso molto potente, ma l’olio essenziale che si usa e che si trova in commercio ha subito una successiva distillazione “bianca” che lo rende meno irritante e più tollerabile.
È il miglior antisettico naturale, molto efficace per le malattie delle vie respiratorie, mal di gola, influenza. Ha un forte potere antibatterico e viene utilizzare per combattere le infezioni intestinali e delle vie urinarie, i dolori reumatici e i crampi muscolari. Ha proprietà tonificanti e ricostituenti;
– l’olio essenziale di cannella viene estratto dalla corteccia dell’albero della cannella ed è particolarmente adatto all’inverno per il suo aroma caldo. Anche quest’olio essenziale ha un’altissima capacità di combattere batteri e virus, è un ottimo tonico stimolante e riscaldante, indicato in caso di influenza e stati febbrili ma anche nei periodi di stanchezza e convalescenza. Agisce sul sistema nervoso ed è ottimo in caso di stress. Inoltre ha proprietà antimicotiche, digestive e aiuta a risvegliare il metabolismo;
– l’olio essenziale di pino si ricava dalle pigne, dai rami e dagli aghi della pianta. Ha un aroma fresco e balsamico, che aiuta a purificare l’aria degli ambienti chiusi. È tonificante, aiuta a sentirsi subito efficienti al risveglio e togliere il senso di stanchezza. Ha inoltre un forte potere espettorante, se inalato fluidifica il catarro facilitandone l’eliminazione ed è quindi un ottimo alleato in caso di tosse, raffreddore, sinusiti, bronchiti, influenze.
– l’olio essenziale di arancio si ricava dalla buccia dei frutti, dalle foglie e dai fiori della pianta.Viene spesso estratto dall’arancio amaro, perché rispetto al cugino arancio dolce, gli oli essenziali dell’arancio amaro hanno una composizione più adatta alla diluizione. È un antisettico, battericida, antimicotico e repellente, ottimo per igienizzare gli ambienti casalinghi. È rivitalizzante, combatte ansia e stress e riporta energia positiva. La sua particolarità è quella di essere allo stesso tempo un tonico e un sedativo: le proprietà rilassanti non favoriscono il sonno (come ad esempio fa l’olio essenziale di lavanda), ma stimolano la creatività e il buon umore. È inoltre un ottimo digestivo.
Ok, e adesso? Come li uso?
Per prima cosa…respirali!
È il modo più semplice per conoscerli e iniziare a utilizzarli.
Puoi metterne 4-5 gocce negli umidificatori dei termosifoni oppure usare un bruciaessenze come questo, che trovi nei negozi di casalinghi.
Si mette un po’ d’acqua nella vaschetta con qualche goccia di olio essenziale e poi si usa una tealight nello spazio di sotto, per scaldare l’acqua e fare in modo che l’olio essenziale inizi a diffondersi nell’aria.
È un ottimo metodo per profumare la casa, disinfettare le stanze che stanno a lungo chiuse e riportare nell’ambiente un livello di umidità adeguato, che è utilissimo per permettere alle nostre mucose di svolgere il loro primo ruolo di difesa contro i malanni di stagione.
Secondo l’aromaterapia, l’impatto che ha il profumo degli oli essenziali sul nostro sistema nervoso è davvero importante: a seconda dei profumi utilizzati si riducono i livelli d’ansia, aumenta l’energia, la memoria migliora, il corpo e la mente si rilassano.
Gli oli che preferisco diffondere nell’aria in questo periodo sono quelli di arancia e cannella mentre lavoro e il pino, al mattino, per svegliarmi subito con energia.
Vintage mood: riscopri il pediluvio!
Lo so, stai facendo quella faccia.
Nella tua testa si susseguono a caso immagini di dita pelose con unghione del nonno, stai rotolando dal ridere all’idea di vederti oggi sul divano con i piedi immersi in una bacinella e hai appena detto allo schermo: “Ma io non ho il tempo di farlo!”
Ebbene sì, il pediluvio soffre di questa cappa un po’ retrò che lo fa sembrare una bizzarria anni ’50 e forse ne avevi anche scordato l’esistenza fino a questo preciso istante.
I piedi sono la base su cui appoggi tutto il corpo e per questo spesso sono affaticati, si gonfiano o si rovinano dentro scarpe scomode o tacchi alti.
In questa stagione spessissimo puoi trovarti ad avere i piedi freddi, specie se hai trascorso un bel po’ di ore a passeggiare fuori. Il pediluvio è il miglior rimedio per evitare un raffreddore quando si è stati esposti al freddo e per curare piccoli fastidi in poco più di un quarto d’ora.
Scegliendo oli essenziali, fiori, sale o bicarbonato puoi riuscire a prevenire o far passare piccoli disturbi come il raffreddore, i dolori mestruali o la sensazione di pesantezza e affaticamento.
E poi, guarda qui sotto…dai, non ti viene voglia di tuffarti? 😍
Per il pediluvio perfetto ti serviranno:
– una bacinella larga, in modo che i piedi possano stare comodi e l’acqua arrivare fino alla caviglia;
– a seconda dei casi, acqua calda da rubinetto, tiepida o fredda;
– a seconda dei casi, bicarbonato o amido di mais;
– una tazzina di latte;
– oli essenziali;
– un asciugamano.
Partiamo?
Se hai preso freddo
Quando rientri a casa, prepara una bacinella con acqua calda. In una tazzina di latte aggiungi 3 gocce di olio essenziale di arancia, 3 gocce di olio essenziale di timo e 5 gocce di olio essenziale di pino. Versa il latte profumato nell’acqua calda e aggiungi anche un bel cucchiaio di bicarbonato.
Mettiti in una posizione comoda e lascia i piedi in immersione per almeno 15 minuti.
Poi asciugali bene, metti un paio di calze spesse pulite. A me piace tantissimo anche mettere nella bacinella qualche rametto di timo, un po’ di lavanda che ho sempre in abbondanza e qualche fiore di malva essiccato.
Quando diventerai un vero fan del pediluvio, devi assolutamente sperimentare il metodo caldo-freddo, che è super efficace in caso di raffreddore. Te lo faccio raccontare da Terry, una professionista davvero bravissima 🙂
Quando senti i piedi doloranti e stanchi
Prepara una bacinella con acqua tiepida. In una tazzina di latte aggiungi 5 gocce di olio essenziale di timo e 5 gocce di olio essenziale di lavanda. Versa il latte profumato nell’acqua calda e aggiungi anche un bel cucchiaio di amido di mais. Lascia i piedi in immersione per almeno 15 minuti. Poi asciugali bene, metti un paio di calze comode e non strette con cui poter camminare in casa senza ciabatte.
Contro i dolori mestruali
Prepara una bacinella con acqua tiepida. In una tazzina di latte aggiungi 5 gocce di olio essenziale di timo e 5 gocce di olio essenziale di cannella. Versa il latte profumato nell’acqua calda e aggiungi anche un bel cucchiaio di amido di mais. Mettiti in una posizione comoda e lascia i piedi in immersione per almeno 15 minuti. Asciugali bene e metti un paio di calze morbide e calde.
Infine, prepara un olio balsamico
Se il raffreddore ormai te lo sei preso, il naso si è tappato e magari hai anche un po’ di mal di gola, la soluzione ideale è quella di preparare un olio balsamico per aiutarti a respirare meglio e alleviare i sintomi. L’effetto sarà quello del famoso VicksVapoRub, ma fatto in casa solo con oli essenziali naturali.
Fai così: in 100 ml di olio di mandorle sciogli 10 gocce di olio essenziale di timo e 5 gocce di olio essenziale di pino. Agita bene e utilizza l’olio massaggiandolo su petto e gola per circa 5-10 minuti, magari prima di andare a letto. Il massaggio sprigionerà calore, gli oli essenziali penetreranno nel torace per un azione decongestionante e si sprigioneranno nell’aria con un azione balsamica. Puoi applicare l’olio più volte al giorno e anche prima di andare a dormire, per riuscire a respirare tranquillamente durante la notte.
Yeah! Sugli oli essenziali, per oggi, è tutto. Posso dirlo? L’ho sempre sognato: “A te la linea in studio, Chicco Mentana” 😂 💚
E tu, mister Inverno, sappi che non ti temiamo neanche un po’.
Sii buono, non gelarci troppo le mani e ricordati di farci meravigliare ❄️
* per i non piemontesi: dicasi descarpentà chi è scapigliato, arruffato, spettinato nel senso proprio del termine, ma anche chi vive un po’ alla giornata e la prende così come viene.
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