Ormai la Sicilia mi ha un po’ adottato.
Io la lascio fare e, puntualmente, i miei fianchi gradiscono: si fanno tondetti e sorridenti 🙂
Di quest’isola amo il bianco accecante, il tempo lento, i paesaggi asciutti.
C’è qualcosa di profondamente siciliano nella gente, nell’andatura, nel gesticolare, nell’uso di certe parole in dialetto antico, nel modo in cui ti riempiono il piatto, che quando dici “bastaaa!” non ti sentono nemmeno.
“Poco, è!”, ti rispondono, dandoti indietro una porzione extralarge.
Porzione che poi ti trovi a finire con estrema nonchalance, perché parole come “light” o “calorie” non valgono su tutto il territorio regionale.
Gastronomicamente parlando, più che una regione, la Sicilia è quasi un continente.
Catania è ghiotta di carne di cavallo, alla brace e come farcitura di panini.
Le scacce modicane che ho imparato a cucinare l’anno scorso, a Palermo non esistono.
E se cercate pane e panelle a Ragusa, state certi che farete notte prima di trovarle.
Modica è a est, ma più che a est è a sud. Una manciata di chilometri da Capo Passero, la punta più a sud dell’Isola.
Si mangia un cioccolato grezzo, vero e ai bordi delle strade, guidando verso il mare, i fichi d’India bucano il cielo. Il mio primo fico d’india l’ho assaggiato qui e qui ho scoperto gli ingredienti saldi della gastronomia salata locale:
- il caciocavallo ragusano
A pezzi o grattugiato. Sulla pasta o nei ripieni. Se non c’è il caciocavallo tutto è più scipito. - La mollica
Che sarebbe il pangrattato. Spesso mescolata con il caciocavallo di cui sopra, se no che gusto c’è? - L’origano
Si raccoglie nelle campagne, si mette a seccare e poi si sfoglia. E il profumo non assomiglia affatto a quello del supermercato. - U pummaroru
Nelle sue più vaie sfumature: pomodori secchi, passata di pomodoro, concentrato di pomodoro (u strattu). - Aglioeprezzemolo
Talmente uniti da formare un ingrediente solo, inseparabili come due amanti 🙂 - La semola rimacinata
Se qui dici “farina”, dici “semola”…la 00 è una cosa di supermercato, bianchiccia e poco profumata. La semola, invece è del mulino, granulosa e bionda. - L’olio extravergine d’oliva
Che sia ragusano, qui siamo campanilisti. E abbondante, ovunque 🙂 - La ricotta
L’unica della lista che se la cava egregiamente sia nel dolce, sia nel salato. La porzione minima è mezzo kg, freschissima. Qui non fregate nessuno cercando di vendere quella con mezza giornata in più, perché “si sente”.
Un ossimoro tutto siciliano: la ricotta fresca, è calda. È quella appena tirata su dal siero, senza il tempo di raffreddare, spalmata sul pane di giornata: si fa la “mangiata di ricotta”.
Che poi ci si mette un po’ ad alzarsi dalla sedia 🙂
La cucina siciliana è schietta, senza fronzoli, perfino semplice alle volte.
Perché non si vive di sole fighetterie culinarie MasterCheffiane.
Perlomeno non qui a C&M, dove il metro di giudizio è unico ed infallibile: il gusto.
Se una ricetta è buona, per lo stomaco e lo spirito, allora finisce che ve la devo raccontare.
Questa volta è una di quelle: bucatini, ricotta, pepe nero.
3 ingredienti, poco tempo, difficoltà minima, godimento massimo.
Riempitevi il piatto e dateci dentro…Sicilian way!
BUCATINI ALLA RICOTTA
(PASTA ‘CA RICOTTA)
Ingredienti per 4 persone
400 g (si abbonda!) di spaghetti
300 g di ricotta freschissima
pepe nero
Buttare gli spaghetti in acqua bollente salata. Quando hanno quasi raggiunto la cottura, prelevare mezzo mestolo di acqua e sciogliervi la ricotta in una grossa ciotola. Scolare gli spaghetti al dente e versarli nella ciotola, mescolando bene. Servire con una spolverata di pepe nero.
Wow!! Un vero compendio di un angolo di Sicilia…quante cose ho imparato!! Aglioeprezzemolo, la mangiata di ricotta e le scacce modicane (che ora vado a studiarmi meglio). La pasta con la ricotta è così semplice e così buona…ma con tutte queste informazioni è buona ancor di più! 😉
Voglia di pasta alle stelle. Semplice come questa sarebbe favoloso.
Il tuo post come al solito mi ha emozionata e mi sembrava di essere in Sicilia. Un bacione Marzietta. Internet è una vera potenza.
Oh si adoro la Sicilia. Non per niente il mio sangue è per metà siculo. Di Bagheria, per la precisione. E me la sono girata proprio tutta, sopralia soprana e sottana comprese. Ogni luogo è a sé. Mondi a parte. L origano sopra ogni cosa, quello di montagna, me la ricorda tutta per intero.
Questa tua pasta si soli 3 ingredienti, così schietta, cosi meravigliosa è pira poesia.
Fa sognare. Salutami la trinacria, goditela tutta!<3
buonissimo,immagino la golosità con una ricotta appena fatta,ho la possibilità di avere la ricetta appena fatta nell'entroterra pesarese,non siciliano,devo provare,grazie
Petralia magari…
Pira=piena…Madonna mia, io sto coso lo frullo, prima o poi!
…ogni volta che la conti su sulla Sicilia, mi si stringe il cuore al pensiero che non ci sono mai stata :((((( ti commissionerò una guida enogastrostoriconomica della regione per quando farò il Grande Passo verso il continente delle food-meraviglie :))
bacione a voi e ai ivostri fianchetti tondi XD
Non so se saranno stati i 18 anni in puglia (per mia mamma) e i miei primi 8… E quindi influenze che volano per le regioni del sud ma io sono cresciuta a pasta e ricotta! …anche in puglia poi i latticini si trovano sempre freschi, c'era il caseificio vicino a casa … Quindi mozzarelle, ricotte, scamorze, tutto sempre fresco e gustoso! …perchè una pasta cosí è buona solo se ci metti una ricotta coi controc… ;)))
Baci baci bedduzza 😉
Ste foto mi fanno morire…..adoro la pasta con la ricotta…mia mamma la prepara spesso, da buona siciliana…con tutto quel pepe nero…wow!! Ciao sei grandeeee 🙂 Ale
Le informazioni sono il tuo pane quotidiano, Ale 🙂 felice di averti fatto conoscere un angolino di Sicilia…un abbraccione! 🙂
Grazie…e sì, internet lo è per davvero 🙂 il trio diviso in tre parti del mondo…eppure più vicino che mai! Bacione a te, Ljuba bella! 🙂
Noooo non frullarlo, che tanto non è mica buono ahahahahah 🙂 ti ho salutato la tua metà di terra! Questa è un'isola meravigliosa 🙂 grazie, Luna! Un abbraccione!
Secondo me pure se la ricotta non parla siciliano, la pasta sarà comunque buonissima 🙂 se la provi, dammi tu il giudizio! Grazieeee, Paola! Un abbraccio forte a te 🙂
…questo passo s'ha da fare, cara la mia Pata. La guida te la scrivo volentierissimo 😀 i fianchetti salutano e ringraziano…un abbraccione!
…confermo e sottoscritto: ci vuole la ricotta coi controc…!! 😀 la semplicità significa anche massima qualità degli ingredienti…che meraviglia quel caseificio! Se l'avessi vicino a casa sarebbe la fine 😀 ciao, Terry cara! Un bacione grande grande
Io d'estate non posso proprio farne a meno…è una pasta magica 😉 grazie, Ale! Un abbraccio!