Non ho mai amato Milano. Il suo cielo è stato sempre troppo grigio, la sua metropolitana troppo affollata, le borse troppo griffate. Non l’ho mai frequentata, se non di rado e senza prestarle attenzione. Invece, tra un’ora e un po’, ci ritorno. Due volte in due giorni. Te capì? Il fatto è che questa città non si lascia scappare nulla, che siano eventi di formazione o i progetti di Germana e Alessandra, due ragazze appassionate, testarde e un po’ matte che mi hanno coinvolto in un progetto di cucina ecologica per bambini.
A Milano trovi tutto, un po’ prima che arrivi nel resto del paese.
Così capita di dover passare dal più forbito linguaggio dei Social Network ad Emma, che sfoglia il tuo ricettario, punta l’indice, con un gridolino fa: “Apparagi veddi” e si catapulta sul pennarello.
A Milano trovi tutto, un po’ prima che arrivi nel resto del paese.
Così capita di dover passare dal più forbito linguaggio dei Social Network ad Emma, che sfoglia il tuo ricettario, punta l’indice, con un gridolino fa: “Apparagi veddi” e si catapulta sul pennarello.
Bianca invece l’altra volta mi ha confessato che lei conosce i colori della frutta, ma le cinque mele sull’albero avrebbe proprio desiderato farle “di rosa” 🙂
Milano è così, falle il broncio finché vuoi, ma lei ti frega. E io parto sempre di corsa, con la frangia lunga che mai starà al suo posto e il trolley rosso, pieno pieno di tazze colorate. Come abbiano fatto ancora a non sbeccarsi, è un miracolo Ikea. Le ruote sono spelacchiate a forza di girare sull’asfalto e io arrivo costantemente un minuto prima che parta il treno. Mancano solo i passanti a gridarmi: “Cooorri, Fooorrest!”.
In tutto questo, secondo voi, ho perso un etto di peso? Trenta grammi, per dire, una fettina di prosciutto cotto? Macché.
Io quelle che “mi si chiude lo stomaco” non le ho mai capite. Il mio è come il peggior bar di Caracas, aperto 24 ore su 24, 7 giorni su su 7. Non fa una piega né uno sciopero. E nei giorni di maggior casino, di corse e di nervoso, il frigo viene razziato fino all’ultima oliva.
Lo stomaco dice ‘pizza’ e la bilancia dice ‘verdure bollite’. Condite con aria, possibilmente 🙂
Così sono venute fuori queste finte pizzette, che ho visto un milione di volte in rete, ma che ancora non avevo provato a replicare. Si fanno in dieci minuti e sono perfette per infilare le zucchine nel piatto al vostro bimbo senza che storca il naso. Leggerissime, sfiziose, da sbafare senza manco un senso di colpa.
PIZZETTE DI ZUCCHINE,
ASIAGO E OLIVE TAGGIASCHE
Ingredienti per 12 pizzette
2 zucchine tonde
qualche cucchiaio di passata di pomodoro
asiago a cubetti (o un altro formaggio saporito, come la fontina)
olive taggiasche
origano
sale
olio extravergine d’oliva
Lavare le zucchine e tagliarle a fette di mezzo centimetro. Scaldare bene una padella dal fondo spesso e cuocerle senza condimento per circa 3-4 minuti per lato, salandole.
Condirle con la passata di pomodoro, l’Asiago, le olive, un filo d’olio e l’origano. Infornarle a 180° per circa dieci minuti.
Commenta:
Semplici e al contempo geniali, leggere ma saporite, veloci da preparare e ottime per un gran figurone con gli amici ma anche solo con te stessa… perchè è bene volerci bene… e questo piatto ce lo permette. E per gli amici vegani (tanti ne ho incontrato in questi giorni in quel di Milano) niente asiago e sono perfette. Mi sa che stasera pizzette di zucchine! Valentina Raffa
Queste devo farle assolutamente a mio figlio! Impazzirà…
Grazie dell'idea!
Laura
una bellissima idea!!! Lo servirei come antipasto estivo… e lo farò! Una cena tra amici, le zucchine del mio orto (lunghe e non tonde… vabbè, mica ci formalizziamo 😉 e magari anche qualche fetta di melanzana… che ne dici? Ottimo!!! Amo mangiare così… ^_^ . Ciao e grazie!
p.s. anch'io l'appetito non lo perdo mai… neanche quando sono "stressata!"
Ho abitato a Monza otto anni e Milano l'ho girata quanto basta per non sopportarla. Bellissima idea queste pizzette !
Cara Marzia, a noi il coniglio bianco ci fa un baffo e la bilancia ci fa ciao ciao che manco le caprette di Aidi. In compenso se dici pizza dici bontà e se dici assenza di carboidrati allora sei una santa.
Ti abbraccio, i miei figli onnivori non hanno bisogno di barbatrucchi, quindi si alle pizzette di zucchine!
smuack!
Queste non potevano non piacere alla super Raffa! 🙂 grazie, Vale…sei sempre la benvenuta qui, abbiamo ancora tante cose da farti vedere a Torino!
Grazie a te, Laura! Aspetto la tua versione…ti abbraccio 🙂
Macché ci formalizziamo! Anzi, con le zucchine lunghe sono più originali…e con le melanzane potrei morire di bontà 🙂 anch'io amo questi piatti veloci d'estate…mangerei sempre così! Ti abbraccio fortissimo!
Cristina, mi sa che io e te ci capiamo 😉 grazie e benvenuta su queste pagine! 🙂
I tuoi figli onnivori hanno avuto una mamma troppo brava in cucina 🙂 la bilancia fingo di non vederla e l'ho cacciata sotto il mobile del bagno…prima o poi si stuferà e se ne andrà di casa, no? 😉 Abbraccione a te, Francy bella!
Along these curve he will recognize the settlement to totally apperceive most of banknote he requires to acquiring the bicycle. Aback he has the banknote bordering by through the bike pushes, at the end of the day no one can surprise him into complete any costlier course of action. Cash Advance San-diego