Elisa è nata quasi in mezzo ai prati. Quasi, perché qualche giorno di ospedale se l’è fatto anche lei, ma poi piccola, ricciola e nera è arrivata a casa. Una casona di campagna grande, in fondo ad una strada piena di curve, una di quelle strade che ti sembra di non arrivare più. Poi invece si arriva e io, ogni volta, suono il clacson per due volte, in perfetto stile campagnolo. Il cancello si apre, i cani fanno a gara con la macchina per chi arriva prima in cortile e poi sono subito abbracci, saluti e parole belle. Conosco Elisa da dieci anni e la sua casa, in tutto questo tempo, mi ha un po’ adottato. Ci ho dormito, cucinato, fatto la doccia. Abbiamo festeggiato compleanni, fatto gavettoni, ballato, parlato fino a quando il sonno non ci faceva chiudere gli occhi. Abbiamo fatto tutte quelle cose che fanno tutte le amiche in tutte le case del mondo, con innumerevoli varianti solo nostre, ovviamente sempre in stile campagnolo. Abbiamo fatto i salami, zappato le erbacce dalla camomilla, annusato la menta, dosato l’olio per immergerci la calendula e raccolto violette.
Quel campo di violette che vedete in foto, ha un rapporto speciale con questo posto: Coffee&Mattarello è nato nel 2009 e le prime righe scritte sono proprio state quelle che riguardavano una marmellata di violette, di queste violette 🙂 anche loro stanno lì da dieci anni, una distesa di foglie verdi fino a quando, in un giorno di primavera, decidono di fiorire. Si regalano al mondo per dieci giorni, due volte l’anno: a marzo e a luglio. Per farle sbocciare, occorrono attenzione e molto lavoro: le erbe infestanti crescono continuamente e vengono zappate a mano, senza l’utilizzo di diserbanti chimici. Le foglie vengono raccolte con un macchinario e e si utilizzano per i profumi. I fiori, invece, sono impiegati nella creazione di infusi e in pasticceria e sono delicatissimi. Si raccolgono con una gentilezza d’altri tempi, a mano, lentamente. Ogni anno, la voglia di vedere le violette che spettinano il campo, mi fa correre da Elisa. È un rito profumato da cui non riesco a staccarmi, una magia bianca viola che mi guida fino a questo posto incantato, mi fa sedere per terra e liberare i pensieri, mentre le dita staccano i fiori dal gambo.
Quella di riconoscere e utilizzare le erbe in cucina è una malattia che, una volta che ti ha contagiato, non passa più 🙂 io la divido e passo le ore a chiacchierarne con Terry. Sull’icona verde di whatsapp, chiudiamo gli occhi e ci perdiamo, immaginandoci in mezzo a prati di campagna o sulle rive di fossi a riconoscere e raccogliere le wild herbs, le erbe spontanee che la natura regala.
Proprio da queste folli conversazioni è nata l’idea di dedicare StagioniAMO! ad un aprile selvaggio, un mese con pochissime regole (se no, che wild sarebbe? 😉 ) e, soprattutto, aperto a tutti, ma proprio tutti quelli che hanno voglia di mettersi in gioco e costruire con noi un progetto profumatissimo che sa di tarassaco, camomilla, asparago selvatico, ortica, malva e chi più ne ha, più ne metta.
L’idea di questo #wildapril è quella di raccogliere un sacco di spunti e ricette con le erbe spontanee e con i fiori per conoscerle sempre meglio e per avere nuove idee nuove su come utilizzarle: in cucina, nell’ecocosmesi o per curare qualche noioso disturbo fisico.
Tocca a te!
Se rientri fra i “patiti di erbe”, come le sottoscritte, inviaci e condividi con noi nozioni o ricette vecchie e nuove con le erbe spontanee e con i fiori.
Come?
Con un messaggio alla pagina facebook di StagioniAMO, via mail o con un commento sotto a questo post. Oppure senza muoverti da lì, semplicemente postando le creazioni sui tuoi canali social con l’hashtag #wildapril. Raccoglieremo tutte le ricette pubblicandole via via sulla nostra paginetta, ma la – fighissima, si può dire? – fase successiva sarà creare un ebook disponibile e scaricabile da tutti, con il materiale che abbiamo prodotto insieme.
Quando?
C’è tempo fino al 6 maggio, un mese pieno per collaborare a questo selvaggio progetto 🙂
Dimentico qualcosa? Certo che sì, il nostro regalo di primavera! Vogliamo farvi sedere su un prato al sole, con i piedi scalzi, una bibita fresca in mano e…tutte le ricette della raccolta dello scorso anno, ringraziando le bellissime stagionatrici che hanno partecipato. Eccolo qui 😀
Sfogliatevi il libricino con calma, ma poi rimettete le scarpe (o anche no! 😉 ) e andate a caccia di erbe spontanee…il #wildapril comincia ora!
Terry ha preparato dei golosissimi veg burger di lenticchie rosse, bulgur e aglio orsino e io ho portato il dolce: un plumcake “petaloso”, sofficissimo e leggero, fatto con lo yogurt, le violette e l’olio extravergine d’oliva.
Anche un duro come il Rocker si è sciolto assaggiandolo…miiiiracolo 🙂 al fondo della ricetta trovate una chicca da rompipalle, da homemaker senza speranze: lo zucchero a velo fatto in casa.
Quello del pacchetto non mi sta simpatico e non lo tengo in dispensa, però una spolverata sui dolci, a volte, è bella e buona. Così, ho provato ad autoprodurlo! È facilissimo e veloce, un pochino meno ovattato di quello comprato, ma molto più profumato (e aromatizzabile con cannella o vaniglia, ora che ci penso!).
Io lo so che lì dall’altra parte dello schermo c’è chi si è portato una mano alla testa e la sta scuotendo…prendetemi così, un po’ matta, testona e logorroica. Adesso taccio, giuro! 😀
PLUMCAKE ALLA VIOLETTA E YOGURT
Ingredienti
3 uova
100 g di zucchero di canna (+ due cucchiai per lo zucchero a velo homemade)
5 cucchiai di olio extravergine d’oliva
250 g di yogurt bianco
120 g di farina integrale
120 g di farina 0
40 g di violette fresche lavate ed asciugate
la buccia di un limone naturale
una bustina di lievito per dolci
In una ciotola capiente, montare le uova intere con lo zucchero e la buccia del limone fino ad ottenere una massa gonfia e corposa. Aggiungete delicatamente lo yogurt e l’olio, mescolando dal basso verso l’alto.
A parte, pesare e mescolare fra loro le farine. Aggiungerle poco alla volta, mescolando con una frusta per non creare grumi. Aggiungere il lievito, amalgamandolo al composto e, per ultime le violette, senza girare troppo per romperle il meno possibile.
Ungere e infarinare uno stampo da plumcake e cuocere a 180° per circa 45 minuti, con la prova stecchino.
Per lo zucchero a velo homemade: mettere lo zucchero di canna in un contenitore alto e stretto e “frullarlo” con il frullatore ad immersione per qualche minuto, fino a che non sarà polverizzato. Distribuire sulla superficie del dolce raffreddato.
Grazie a:
Azienda Agricola AUDISIO MICHELINO
Loc. Castiglione, 78,
Cavallermaggiore, Cuneo
mamma che meraviglia il plumcake!! e come vorrei esser stata lì in mezzo alle violette!!!
Ti abbraccio forte mia compagna di avventure! 🙂
…io dico che prestissimo saremo insieme in qualche campo, in Piemonte o in Veneto! Non vedo l’ora 🙂 ricambio l’abbraccio, mia wild Terry…grazie perché ogni giorno mi contagi di allegria ed entusiasmo! 🙂
Allora, posso dirti che questo post mi ha lasciata con gli occhi e la bocca spalancata? C’è dentro tutto quello che amo di più.
Anch’io sono una patita di erbe spontanee ed avendo la fortuna di abitare in montagna vado spesso a raccoglierle. Pensa che, proprio ieri, ho portato a casa un bel mazzetto di aglio orsino, uno di ortiche ed un cesto di cicoria selvatica. Per i fiori, poi, ho una vera passione, specie per quelli di campo, così poetici e fragili; e anche una delle prime ricette del mio blog era a base di violette!
Quindi partecipo con entusiasmo a questo Wild april: ho un bel po’ di ricettine a tema in archivio e tutte le intenzioni di prepararne altre.
Comincio anch’io dalla violetta, con dei biscottini profumatissimi:
http://abovousqueadblog.blogspot.it/2014/05/biscotti-alla-violetta-violette-cristallizzate.html
Un abbraccio forte
Giulia, la prima wild girl! E pure cuneese, che onore 😀 anche i miei occhi e la mia bocca hanno avuto la stessa reazione leggendo il tuo post! Sono felice che l’idea ti sia piaciuta e di averti con noi per il #wildapril…non vedo l’ora di vedere che altro mi combinerai! Abbraccione a te!
Questo me lo sono segnata appena ho un attimo lo faccio, sempre che il temporale di stanotte non mi abbia fatto sparire tutte le violette che ho nel bosco dietro casa. Bellissima idea baci
…anche io voglio un bosco dietro casa! Secondo me le violette ci sono ancora, sono super toste 🙂 fammi sapere se ti è piaciuto e sappi che prima o poi voglio vedere questo bosco delle meraviglie. Baci grandi a te 🙂
Che delicata bellezza queste violette! Non sai come vorrei assaggiarlo quel plumcake! Anche io sono di quelle fanatiche delle erbe spontanee, mi hai quasi fatto venire voglia di partecipare! Lo scorso anno ho scoperto l’erba del buon Enrico, uno spinacio selvatico dal sapore delizioso e non smettevo di inventarmi nuove ricette solo con la scusa di andarlo a cercare di nuovo! ^_^
Un abbraccio, ora vado a leggere su FB :-*
Grazie mille, Any! Che piacere averti qui 🙂 come “quasi”??! Tu DEVI partecipare, perché noi ti aspettiamo! Non ho mai assaggiato l’erba del buon Enrico…vedi quante cose buone si imparano? Ora mi vado a vedere quelle tue ricette 🙂 un abbraccione a te!
È di un bello e raffinato, che altro dirti…non so.
Bacione😚
…e detto da te vale quadruplo. Ti ringrazio tanto, Veliù! E ti abbraccio stretta! 🙂
Vengo qui per Alchimia (che sto studiando la ricetta da pubblicare) e trovo anche StagioniAmo e mi viene voglia di inventare un’altra me per avere tempo di esserci anche qui. Ci provo. Quel campo di violette mi ha messo troppa voglia di farvi compagnia 🙂
Ps. ancora non ci ero stata nella tua nuova casetta. E’ bella, bella *.*
Ahahah, Paola! Qui non si sta fermi 😀 noi ti aspettiamo quando vuoi, ci mettiamo a gambe incrociate in mezzo al campo di violette, mangiamo e chiacchieriamo e ridiamo fino allo sfinimento 🙂 che dici, ti va? Ti ringrazio tanto, sono contenta che ti piaccia questa casetta nuova! Sei la benvenuta, grazie per essere approdata fin qui 🙂 abbbraccione
Matta,Testona e logorroica e aggiungo POSITIVAAAA!!!ciao MAV
Ahahah, dici?! Grazie, Mav e un abbraccione grande grande!
proprio mentre uscivo da scuola pensavo a qualche piatto con le erbe fresco e colorato,intanto ho aggornato la pagina dei contest con il nuovo wild,a presto con qualche mia ricetta nonostante le mie foto non sono perfette e belle com ele vostre,buon fine settimana
Paola, pensa e poi dicci cosa cucini! Oggi qui in collina a Torino ho addocchiato delle ortiche piccoline che mi hanno subito fatto venire voglia di mettere le mani in pasta 🙂 noi ti aspettiamo a braccia aperte! Le foto vanno benissimo come sono, l’importante è la sostanza…la forma è in continua evoluzione 😉 baciii a te!
Marzietta, ti lascio questa ricetta d’archivio e spero possa andare bene per il progetto, se cosí non fosse ho comunque fatto un “viaggio” interessante scoprendo il tuo plum cake. Ciao.
http://www.viaggiarecomemangiare.ifood.it/2011/04/burro-salato-ai-diamanti-allaglio.html
Marta, che bello trovarti qui! Ricette super wild e perfette 🙂 sei ufficialmente una #wildapril girl! Ti abbraccio stretta!
Ma lo sai che a volte,invece di stare a pensare,visito il tuo sito e leggo e rileggo i tuoi racconti che mi portano in un mondo ricco di positività,che mi fa gridare:quanta é speciale ‘sta ragazza,ti assicuro che la giornata mi passa con più leggerezza.ciao.Mav