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Polpette di melanzane al profumo di menta

polpette di melanzane menta limone mano

Recidiva.Avete presente quanto dite “mai più” e poi lo rifate? 
A me succede con StagioniAMO 🙂
Ogni volta mi dico “questo mese NON un secondo” e poi puntualmente mi ritrovo a pensare ad un secondo piatto. Mi piace l’idea di avvicinarmi a ciò che conosco meno, per vedere se riesco a farmi sorprendere. Già lo sapete, non sono secondi piatti convenzionali. Preparerò un bell’arrosto legato con lo spago, prima o poi. O un bollito misto che brontolerà a fiamma bassa. 
Ma l’orto d’estate è un luna park colorato e irresistibile, perfino più della mano nel freezer che scava alla ricerca della fettina di carne. Con tutto che la mano nel freezer di questi tempi è poesia, eh? Niente, vince sempre lui, l’orto di casacasa, che più che un  semplice orto, è una landa sconfinata. 
Voi metropolitani  state buoni e non partite con gli “oooh” e le pupille a cuoricino.
Questo rettangolo di terra è pieno pieno di bellezza, ma soprattutto di fatica. Ci sono frasi che le figlie di ‘sperversi’ ortolani piemontesi non vorrebbero mai sentirsi dire.
In ordine sparso: 
– “Così lavoriamo sul fresco” 
Non fatevi ingannare, questo è il livello zero, la minaccia di base. Se la sentite la sera significa: “Domani ti tiro giù dal letto alle 5”, se invece è detta dopo pranzo equivale a: “Non ce ne andremo da quell’orto finché ci sarà un filo di luce”.
– “Oggi togliamo un po’ d’erba”
Che sta per “Ci stanno invadendo. Prepara il machete e drogati di Polase”. Sudore e abbronzatura assicurati…e perché mai si va a fare la sauna o al mare? Orto rulez.
– “Ci sarebbero i fagiolini da racccogliere”
Il condizionale in realtà è travestito da imperativo, ma noi ce lo mettiamo perché siamo pur sempre piemontesi cortesi 🙂
La fila di fagiolini è infinita e verde, dannatamente verde, tutto verde, verdissimo, unica tinta. Questo significa che l’espressione “da raccogliere” non è la più appropriata. I fagiolini tocca scovarli, cercarli, CACCIARLI sotto le foglie, alzandole tutte e mettendo nel cestino anche quelli più piccoli, senza farvi commuovere. Se avrete pietà di loro, nel giro di 24 ore diventeranno ciccioni e vi toccherà ricominciare…e questo si chiama masochismo 🙂  
– “Oggi leghiamo le zucchine”  
No, niente fiocchetto a pois. Questo lavoro si fa in due e significa abbracciare la pianta, che punge come un alveare incazzato, tenerla ben su mentre il tuo sventurato compagno di lavoro ci passa un cordino e fa un nodo stretto. Se a fine lavoro le vostre braccia assomiglieranno a quelle degli Emo più tormentati, se avrete terra perfino in testa e le ginocchia un po’ doloranti, significa che ormai siete allievi ortolani provetti 🙂
 
Si scherza, eh. 
Ma il prossimo che mi dice che la vita di campagna è coooosì bella e rilassante, vince una giornata a casacasa, “lavorando sul fresco” 😉
 
Dopo giornate così, amo inevitabilmente due categorie di verdure. 
Quelle pigre, come le melanzane, che sono paciose, grandi, viola e ne raccogli sei-sette alla volta, senza troppa fatica. 
E quelle che se ne fregano, come le more, i lamponi, la menta. 
La menta a casacasa è cresciuta senza che nessuno la aspettasse, nel recinto delle galline. Loro non la beccano e non la mangiano, perché è troppo profumata. Le danzano intorno, avvicinano il becco e poi girano la testa dall’altra parte. Lei, intanto, cresce senza che nessuno la curi più di tanto, piccola e selvatica. Ne ho portato qualche ramo sul davanzale torinese, e anche qui non è per niente educata: cresce scapigliata e irregolare e io la lascio fare. 

menta mint

La menta è la protagonista di luglio a StagioniAMO: freschissima, con proprietà cicatrizzanti e disinfettanti. Se proverete a coltivarla in vaso e poi ad utilizzarla in cucina, vi accorgerete che il sapo

re non ha nulla a che fare con caramelle, dentifrici e ghiaccioli verdi. È molto più erbaceo, un po’ amarognolo, fresco e sottile. Ed è protagonista del nostro menu di luglio, che sta per finire…dopo l’antipasto greco della nostra special guest Betullina, il primo all’aperto di Fede arrivo io, con delle polpette non convenzionali  e profumatissime. Ci ho aggiunto la scorza di limone, ché di freschezza non ce n’è mai troppa 🙂 niente forno, una passata veloce in padella e, già che ci siete, fatene qualcuna in più: il giorno dopo, fredde, sono ancora più buone. Buon luglio, Stagionatori! Vi aspettiamo per il dolce e anche qui, nella comunità 2.0 del buon cibo di stagione…seguiteci! 🙂

polpette di melanzane menta limone mano
POLPETTE DI MELANZANE
AL PROFUMO DI MENTA E LIMONE
Ingredienti per 10-12 polpettine
2 melanzane di media grandezza non trattate
1 uovo
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
8-10 cucchiai di pangrattato
10 foglie piccole di menta
un grosso spicchio d’aglio
olio extravergine d’oliva
scorza di mezzo limone
sale
pepe
 
Lavare le melanzane, sbucciarle e tagliarle a tocchetti grossolanamente. In una padella larga scaldare due cucchiai di olio extravergine e cuocere le melanzane coperte, salandole, finché saranno morbide. Lasciare intiepidire, poi scolarle per levare l’acqua in eccesso.
 
In una ciotola, schiacciare le melanzane con una forchetta, aggiungere l’uovo, il parmigiano, la menta tritata con il mezzo spicchio d’aglio (privato dell’anima) e 5-7 cucchiai di pangrattato. Il composto deve essere morbido, ma abbastanza asciutto e lavorabile con le mani. Formare le polpette e impanarle nel pangrattato rimasto. 
 
In una padella, scaldare quattro cucchiai di olio con l’altra metà dell’aglio e la scorza di mezzo limone. Cuocere le polpette per pochi minuti per lato, finché prenderanno colore.
 
ON THE TABLE: ascoltate il nostro birraio di fiducia e accompagnate queste polpette con  la Taras Boulba del Birrificio De La Senne…curiosi di saperne di più? Correte a scoprirla su Diario Birroso!

polpette di melanzane menta limone

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10 commenti

Info Marzia

« Succo di zenzero
Vastedda cunzata (Vastedda con pomodorini e caciocavallo) »

Commenti

  1. terry dice

    24/07/2015 alle 09:43

    Eccole le polpettne che sogno! …amo le melanzane… ho mangiato melanzane con la menta per anni… grigliate e messe a starti con la menta e del buon olio… come mia mamma aveva imparato a fare nei 18 anni di vita in Puglia… quindi queste le amo ancor di più! 🙂
    Come sempre è bellissimo leggerti mia dolce compagna di viaggio! 🙂

    Rispondi
  2. Lucia dice

    26/07/2015 alle 18:36

    Legare le zucchine è tipo la tortura cinese di chi si occupa di orti veri e non edulcorati. Da usare come minaccia, quasi 😉 Le polpette con le melanzane, però… gnam, valgono la fatica dell'orto di casacasa, sempre.

    Rispondi
  3. Paola Sabino dice

    27/07/2015 alle 06:03

    Il tuo racconto della vita in campagna mi ha fatto morire dal ridere. Anche io ero tra quegli urbani che ad ogni "ho un orticello tutto mio" esclamava con un "Oooooh", con tanto di occhi sognanti. Tempo fa ne parlai con una collega, i cui genitori vivono in campagna con tanto di ettari di ulivi e orticelli, e lei mi ammonì dicendomi che la vita in campagna non è per nulla facile. trovo conferma da te.. ma resta sempre quel sogno romantico di raccogliersi le proprie melanzane e di scovare fagiolini verdi che più verde non si può 🙂 E se mi sono guadagnata la giornata in campagna, con lavoro quando fa fresco, spero che come ricompensa ci siano queste melanzane profumate alla menta 😀

    Rispondi
  4. Welda dice

    27/07/2015 alle 17:30

    Buone, sane, profumate….devono essere prelibate!! Mi viene l'acquolina…. 😛

    Rispondi
  5. Federica Musilli dice

    12/08/2015 alle 07:14

    Bè però la foto della menta nel recinto delle galline ce la potevi pure mettere!!!!

    Rispondi
  6. Marzia Allietta (MAllie) dice

    12/08/2015 alle 19:10

    Grazie, Terry bella! Sono felice di averti fatto ricordare la tua bella mamma….dai che alla Puglia mancano pochi giorni! 🙂 abbraccione forte a te!

    Rispondi
  7. Marzia Allietta (MAllie) dice

    12/08/2015 alle 19:13

    Ecco, lo sapevo che mi avresti capita! 🙂 viva gli orti e gli ortolani che resistono! :* ti stringo forte!

    Rispondi
  8. Marzia Allietta (MAllie) dice

    12/08/2015 alle 19:16

    Confermo tutto, Paola! Anche la soddisfazione e la felicità di coltivare, affettare, cucinare a chilometri zero…io non riesco a stare a Torino senza le mie piantine 🙂 ti sei guadagnata mitiadi di melanzane e un abbraccio gigante! A presto :*

    Rispondi
  9. Marzia Allietta (MAllie) dice

    12/08/2015 alle 19:17

    Grazie, Welda e bentrovata su queste pagine! Sono felice ti siano piaciute…preparo un piatto? 🙂 a presto! Un sbbraccio

    Rispondi
  10. Marzia Allietta (MAllie) dice

    12/08/2015 alle 19:18

    Hai ragione, Popeyetta! Ma le galline non le avresti viste…scorrazzano come pazze! Selvatiche e cocciute 🙂 un bacioneeee

    Rispondi

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Sono Marzia, a 4 anni rubavo i ravioli crudi dalla spianatoia e mangiavo ciliegie appollaiata sull’albero. Oggi vivo e cucino sotto i tetti di Torino come se fossi ancora nella mia casacasa di campagna: ingredienti di stagione, impasti stesi con il mattarello, ricette buone e naturali per nutrirsi e coltivare la felicità anche nella furia metropolitana. Leggi di più...

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