Diciamo che in linea di massima so che tolleranza, comprensione e pazienza sono concetti chiave per il quieto vivere di una società civile 🙂 da quando abito in una città me lo ripeto anche più volte al giorno, per convincermene ulteriormente.
Diciamo anche che mi impegno e faccio profondi respiri quando sento che una delle tre vacilla.
Diciamo che non sempre l’esercizio tantrico funziona e allora passo a sistemi di autocontrollo decisamente più violenti come mordermi la lingua o pensare alle le cose più sgradevoli e moleste che mi vengono in mente per poter dire “ma sì, in fondo non è così fastidioso” 🙂
Tra i soggetti che attentano ai miei nervi nella quotidianità torinese includo, in ordine sparso:
– quelli che sputano per terra;
– quelli che, guidando, si sentono legittimati a lanciare dal finestrino qualsiasi cosa, dalla sigaretta agli scatoloni di cartone, ma anche quelli non motorizzati, che con finta nonchalance fanno cadere la cartaccia;
– quelli che, pur essendo normodotati e perfettamente in grado di deambulare, prendono l’ascensore e prontamente schiacciano: “1”. Uno, capito? Ma le gambine?
– quelli che credono fermamente che la musica che ascoltano sia così sublime da doverla far sentire per forza a tutti quelli che passano nel raggio di 100 metri, con volumi da discoteca. E il più delle volte non è per niente buona musica: mettiti dei cavolo di auricolari ;
– quelli che non raccolgono gli escrementi del loro animale da compagnia, anzi. Li guardano compiaciuti, come fossero un bel quadro astratto e poi girano i tacchi come se niente fosse.
– quelli che non includono in alcun modo la doccia tra le priorità della giornata. Propongo una campagna di sensibilizzazione al problema. E anche una legislazione in materia;
– quelli con l’andatura da crociera. Ma il problema qui è essenzialmente mio, che viaggiando sempre sulla sottile linea tra ritardo e puntualità, corro come una disperata 🙂
Poi li trovi anche combinati. Che so, uno sputa e l’altro ha la musica a palla. E io batto in terra nervosamente il piede che vorrei stampare loro in faccia, per dire 🙂 no, non sono un tipo violento, anzi. Generalmente nel giro di poco mi riprendo e torno ad irradiare bontà e pacatezza. Proprio in uno di questi momenti, esattamente mentre il piede finiva di battere, realizzavo che il campo in cui sono decisamente più tollerante è – serviva dirlo? – è quello alimentare 🙂
In realtà ho un grosso problema (tra gli altri, vari ed eventuali): non esiste un cibo che non mi piaccia. Proprio da dire “questo non lo mangio”, non c’è. Manco una allergia piccola piccola. Che so, un paio di pustoline o una spelata di lingua, niente. Dico: uno si strugge e non riesce a farsi venire in mente qualcosa che gli faccia rivoltare lo stomaco per bene.
Perlomeno questo implica che faticherò a morire di fame.
E ovviamente, per contrappasso dantesco, conosco moltissime persone con vari gradi di difficoltà a mangiare questo piuttosto che quello…e loro sono i miei soggetti alimentari preferiti in assoluto.
Ne faccio una questione personale: sono fermamente convinta del fatto che non sia possibile cibarsi per mera sopravvivenza, senza badare a ciò che passa sotto i denti. Ci dev’essere quell’ingrediente a cui ti abbandoni perdutamente, come una resa, ma morbida e confortevole. E io sono come quelle eroine fantasy: la prescelta oppure l’eletta o anche la paladina dei palati felici…no ok, per quest’ultima facciamo finta di niente 😀
Ad ogni modo, questa è la torta di Anna, che non ama i dolci con la frutta a pezzi. E nemmeno quelli inzuppati con troppe creme.
Che però adora il cocco, per fortuna 🙂
Ricetta facile e velocissima, farina rustica e ripieno leggero.
cacchio marziuccia, sei QUASI peggio di me! :))) di solito quando passeggiamo io e Merlino, ogni tanto mi fa notare che è mezzora che ascolta la mia feroce invettiva contro quella che abbiamo davanti perché puzza o perché tira il cagnolino, e che per quanto accattivante sia si è un po' stancato 🙂 comunque io sostengo l'intolleranza, se il fine è quello della serena convivenza e del rispetto di tutti, continua così 😉 e gnummyyyyy
ciao, sono finita in questo blog attratta dalla tua torta…io sono una che mangia di tutto e l'idea del grano saraceno mi alletta molto, ma volendo posso sostituirlo con farina normale, in caso a qualcuno non piacesse il grano saraceno? ciao e grazie Angela
Ciao Angela, benvenuta 🙂 certo, la puoi sostituire con una normale 00 per una torta semintegrale oppure farla tutta a farina 00 o tutta integrale, a seconda dei gusti 🙂 fammi sapere! Un abbraccio 🙂
Ahahah 🙂 allora mi capisci perfettamente,Zy! Ogni tanto il tedio raggiunge livelli pericolosissimi…ma poi la situazione solitamente rientra per fortuna 🙂 se girassimo insieme invece non la smetteremmo più..vieni a Torino!Ihih 🙂 ti stringo forte forte 🙂
pscongratulazioni tesorella, sei in un club ristretto! questo non è un premio ma un riconoscimento per i miei blog preferiti. tu sei tra questi. da oggi sei ufficialmente Betty approved! (maggiori info qui:http://elisabettapendola.com/2013/04/15/intermezzo-melodrammatico/ )- ti conferisco il fiocco lo puoi appuntare dove ti pare (anche in bagno) ce l’ha anche Imma di DolciAGoGo nella sidebar! : http://elisabettapendola.files.wordpress.com/2013/04/betty1_02.png?w=600
Onorata 🙂 …e ti ho già scritto tutto il resto 😉
un abbraccione, Lucciola!
…e quelli che abbandonano cani e gatti giù dal finestrino?
sei troppo forte Marzia!!!!
leggerti è sempre un gran piacere!!!
be sai la tolleranza di qst tempi mi resta un pò difficile…:/
dopo aver gustato la tua torta forse potrei provare ad esserlo 🙂
farine rustiche e ripieno leggero, mi piace!! adoro il sapore della farina di grano sar.
baci
Ciao hai proprio un blog carinissimo complimenti!
Bellissime foto e bellissimi piatti!
mi sono unito subito ai tuoi followers 😉
Un caro saluto
Alessandro
fancyfactorylab.blogspot.it
p.s. passa da me e fammi sapere cosa ne pensi del mio blog 😉
A quelli occorrerebbe fare la stessa cosa, ma a ruoli invertiti, coi cani e gatti che buttano giù loro…hai ricevuto la mia mail?
Ahahah, ciao Chiara e grazie! 🙂 in effetti una torta può aiutare in questi casi per addolcire gli animi 🙂 anche io amo molto il sapore della farina di grano saraceno, mi sa di 'cose buone fatte in casa' 🙂 ti abbraccio forte! ^_^
Ciao Alessandro! Grazie per le belle parole e per essere approdato qui 🙂
A presto 🙂
mmm che ricettina e che blog stupendo!mi unisco ai tuoi lettori.
passa a trovarmi:
http://www.dolcementeinventando.com
Ciao Marzia,
mi sento in dovere di contribuire alla tua lista:
– quelli che non rispettano mai la fila e che sì, sono certi di essere arrivati prima di te anche se li hai visti in quell'istante varcare la soglia;
-quelli che entrano nei negozi alle ore 20 e chiedono con aria disperata "ma state già chiudendo?"
Francesca
L'ultimo punto mi sembra abbia qualcosa di VAGAMENTE autobiografico 😉 e i soggetti palesemente ubriachi che importunano le sieste sulle panchine dove li mettiamo??Ahahah ciao,Sorellina!Ma allora ogni tanto vieni a trovarmi sul blog 🙂
Grazie per essere passata di qui,Ale!Benvenuta 🙂 verrò a trovarti presto!
L'ultimo punto mi sembra abbia qualcosa di VAGAMENTE autobiografico 😉 e i soggetti palesemente ubriachi che importunano le sieste sulle panchine dove li mettiamo??Ahahah ciao,Sorellina!Ma allora ogni tanto vieni a trovarmi sul blog 🙂
Ciao Marzia per il ripieno della torta quanto cioccolato fondente devo usare? Ciao e grazie
🙂
Ciao e benvenuto/a! Dipende da quanto la vuoi "cioccolatosa"…prova con 70 gr, poi mi fai sapere com'è venuta…buona preparazione e grazie per la visita! 🙂