
“Sapi bella e costa picca”
Il siciliano, se parlato veloce e stretto, mi è ancora per lo più incomprensibile.
Ma ormai qualche parola la conosco e mi diverto ad imitarne la cadenza, che mi viene male, qualcosa tra l’italoamericano e la fiction stereotipo mafiosa di canale 5: diciamo che mi devo ancora allenare per bene.
La cosa che mi piace di quest’Italia, stanca e bellissima, è il fatto che viaggiando da regione a regione ci si sposti, in realtà, in altri mondi. Paesaggi, architetture, gastronomia, dialetti che cambiano a seconda dei chilometri.
Qui la sabbia è così fine che sembra polvere e i gechi si rosolano a sole lento sui muri. Le case sono avorio e sui bordi delle strade crescono i fichi d’india, dolci, ma solo sotto le spine. Tira vento molto più spesso rispetto a quanto sono abituata e i miei capelli, già sempre in equilibrio precario, qui letteralmente volano.
Sono quasi all’esatto opposto della mia terra, ma una cosa rimane la stessa: non riesco a tenere le mani ferme.E la gola, ovvio. Ho già pronto un posto nel terzo girone dantesco: la curiosità per la gastronomia locale mi mangia viva. Non ho nemmeno predilizione per dolce o salato, sono democratica: prima l’uno, poi l’altro. La fiammante cyclette torinese mi reggerà ancora?
Le scacce modicane sono una di quelle cose da assaggiare almeno una volta nella vita. Street food per eccellenza, prima di tutto perché non c’è da sbagliare: qui se dici focaccia, dici scaccia.
Nel senso che non esiste la nostra nordica nozione di focaccia, lievitata, morbida, coi buchi in cui si fermano olio e sale. La cosa che ci assomiglia di più è la facci ri veccia (la faccia di vecchia), che in ogni caso ha una sua identità ben definita.
Qui la focaccia è croccante ed è fatta di una sfoglia sola, ripiegata e ripiena. È scaccia, insomma.
Una ricetta di secoli, con ingredienti umili, che sa di buono e costa poco, come recita il detto a inizio post. L’essenza della semplicità…ovviamente senza l’ombra di dosi, che ho ricavato tra i “picca picca” e i “na puocu“. Mi sono fatta aiutare dalle donne dell’Isola, specie per la piegatura, immortalata a fatica da una Canon infarinata: la velocità congenita delle mani esperte sfida la messa a fuoco.
Per i ripieni ho scelto uno dei più tradizionali, ma c’è l’imbarazzo della scelta:
pomodoro semplice,
pomodoro e caciocavallo ragusano a pezzi,
pomodoro e melanzana,
ricotta e salsiccia.
(Sembra o no un sonetto?)
Tu fai così: trova la tua e affogaci dentro come se non ci fosse un domani. Scaccia style.
FOCACCE MODICANE CON POMODORO E CIPOLLA
(SCACCE PUMMARORU E CIPUDDA)
Ingredienti (per tre scacce circa)
Per l’impasto:
500 g di semola di grano duro rimacinata
220 g circa di acqua
7 g di lievito di birra
3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
due bei pizzichi di sale
Per il ripieno:
400 g di salsa di pomodoro
4 cucchiai di caciocavallo ragusano grattuggiato
1 grossa cipolla bianca
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
sale
un pizzico di zucchero
Disporre la farina a fontana, sciogliere il lievito nell’acqua e versarla al centro, unire l’olio e impastare fino ad ottenere un composto morbido e liscio (aggiungere un po’ d’ acqua o di farina all’occorrenza, se l’impasto dovesse risultare troppo solido o liquido). Lasciare riposare e preparare il condimento.
Mettere la salsa di pomodoro in una pentola, aggiungendoci due cucchiai abbondanti d’olio. Aggiustare di sale e unire un pizzico di zucchero. Lasciare cuocere a fiamma lenta per circa 20 minuti, fino ad ottenere un sugo denso. Trasferire in una ciotola e lasciare intiepidire prima di aggiungere il caciocavallo gratuggiato.
Tagliare la cipolla a spicchi e metterla nella stessa pentola del sugo, aggiungendo un po’ di sale. Coprire con il coperchio e lasciarle ammorbidire a fuoco lento per qualche minuto.
Riprendere la pasta, dividerla in tre panetti e iniziare a stenderla in una sfoglia rettangolare sottile. Coprirla di salsa di pomodoro (non troppa, altrimenti scapperà da tutte le parti!) lasciando qualche centimetro dai bordi. Disporre le cipolle sul pomodoro e chiudere la scaccia in questo modo: lato inferiore verso il centro, lato superiore verso il centro e poi a metà, creando una lunga striscia. Richiudere bene le estremità della striscia schiacciando la pasta fra pollice e indice, per non far fuoriuscire il ripieno.
Ungere le scacce con poco olio e infornare in forno già caldo a 220° per circa 40 minuti, facendole ben colorire. Sfornarle e farle intiepidire una decina di minuti prima di tagliarle in tre pezzi. Sono ottime appena sfornate, fredde e anche riscaldate 🙂

Non ci credo!! Ho mangiato queste scacce a ragusa in hotel e ho cercato la ricetta sul web, nessuna mi sembrava uguale a quella che avevo mangiato, ma questa ci assomiglia tantissimo! Finalmente l'ho trovata 😀
Grazie mille!
http://ledeliziedelmulino.blogspot.it/
aaaah questa poi… mica le conoscevo!! motivo ulteriore per andare in pellegrinaggio in sicilia, la terra dell'oro commestibbbile!! p.s. la prima ad arrivare nel 3 girone riserva un posto per l'altra, d'accordo?? 😉
ahahahaahahahahaha…..i capelli precari!!!!
Popeya io e te ne abbiamo troppe uguali!!!!
Pure io niente preferenze mangio tutto: primo e secondo, dolce e salato!!!!!
Questi deliziosi appunti di viaggio li copio e metto da parte x quando sai tu!!!!
Vi bacio.
Che fantastici ripieni, pomodoro e caciocavallo, pomodoro e melanzana, la fine del mondo!
Tengo la ricetta in evidenza
Mia madre le faceva ri piene di spinaci e fichi secchi buonissime
Ogni casa, un gusto di scaccia: meraviglioso! Non le ho mai assaggiate in questa versione, dovrò rimediare 😉 Grazie! Un abbraccio
sembra buonissima! da provare insomma! complimenti!
Bravissima! Da siciliana ti faccio i miei complimenti e – se posso – segnalo questa ricetta ai tanti vegetariani come me mentre ai vegani basterà semplicemente omettere il formaggio! E buona vita a tutti, animali compresi… anzi in primis! Valentina raffa
Anch'io avevo assaggiato delle buonissime scacce fatte da una nonnina sprint del posto…ho provato a replicare quelle, ma che fatica senza dosi!Come primo esperimento è stato un buon risultato,dai 🙂 provale,poi mi fai sapere! Grazie, Cuochetta 🙂 un abbraccio!
Ti tengo un posto di sicuro!! 🙂 Pataaa bella, quando decidi di venire ad esplorare l'Isola, chiama 🙂 un abbraccione!
Ma precarissimiiiii ahahah siamo clonate, rock Sister! Aspetto quel "quando"…non vedo l'ora 🙂 vi abbraccio stretti stretti!
Benvenutissima, Gabry! Ti dirò che scegliere il migliore è un'impresa difficilissima…grazie per essere passata di qua 🙂 un abbraccio!
Grazie mille e ben arrivata 🙂 un bacione!
Qui ancora mancava l'impronta della zampa Raffiana 😉 aggiungerò l'etichetta "Piatti vegetariani' a destra, così è più facile orientarsi…un abbraccione a questa biddazza siciliana 🙂
le ho fatteeeeeee :))) deliriogustativo mode on!
E ti sono riuscite benissimo! 🙂 GRANDEEEE!
Salve ,sono M. Concetta, modicana Doc…. ho letto la ricetta delle nostre scacce e devo dire che è perfetta..provatela. Le varianti del ripieno sono: prezzemolo in quantità industriali caciocavallo e acciughe- ricotta e salsiccia fresca- patate e cipolla. ….
Vere squisitezze. …..kiss
Detto da una modicana DOC è un onore! 🙂 grazie! E che belle varianti di ripieno…le segno per le prossime scacce! Un abbraccio e a presto 🙂
<3 <3 <3 Pinno, conservo e provo presto! Grazie! 🙂
Vaiiii, Alessandra 🙂 grazie!
Che post meraviglioso mi hai fatto tornare indietro di qlc anno quando arrivata in Sicilia volevo assaggiare tutto 😉 intanto ho salvato la ricetta e apppena posso voglio farla 😉 grazie mille ❤️
Grazie, Selene! 😘 la Sicilia è un’isola meravigliosa, non si smette mai di scoprirla 😍 Un abbraccio forte forte!
Grazie per la ricetta delle scacce ritorno indietro durante la mia fanciullezza che andavo ogni anno in ferie con i miei genitori andava pazza x questi cibi ho sempre chiesto la ricetta ma senza alcun risultato, se non ricordo male si chiamavano sia a Ispica che a Modica I VOTA VOTA portati al forno elettrico del panificio del paese fatte con cipolla pomodoro e caciocavallo, o prezzemolo e pomodoro e formaggio ovviamente x tutti i condimenti necessari e salsiccia e broccoli a me personalmente piacciono tutte la preferita è con la cipolla spero di riuscire a farla vi ringrazio x questo sito che mi registrero’
Evvviva, Rosalba! Il cibo è anche andare indietro nei ricordi e ritrovare i sapori che ci hanno resi felici…ti abbraccio!
Da modicana doc,vi dirò che il lievito ci vuole,non tanto,ma è indispensabile;
Sono d’accordo, Enza! Grazie 🙂
Salve e a tutti complimenti per il blog ,per i commenti e la gioia trasmessa per questa fantastica prelibatezza.
Con o senza lievito l’importante che si ci mette tanto amore e qualche base di cucina specie se si usa il lievito,e poi volevo aggiungere quelle di ricotta e salsiccia,quelle con il prezzemolo pomodoro e cipolla ,o patate e prezzemolo……e ce ne sono tante altre.
Ciao io sono Carmelo un modicano
Grazie, Carmelo! Il tuo ingrediente speciale mi sembra fondamentale e grazie per gli altri gusti elencati, mi hai fatto venire l’acquolina! W Modica! 🙂