Sottotitolo: storie vere dal sottotetto.
Io non volevo dirvi quanto caldo ho, perché ce l’avete pure voi e non è che se lo diciamo in coro la situazione migliora, anzi.
Io volevo fare un post che non vi facesse pensare nemmeno un po’ di essere sudati e umidicci, che vi facesse dimenticare di aver dormito male stanotte e non vi ricordasse di quanto è meraviglioso infilare il braccio nel banco frigo del supermercato, di questi tempi. Ma la verità è che questo post è nato dal caldo e io non so far altro che raccontarvi com’è andata, sempre. Dovete sapere che io ed il Rocker d’inverno facciamo i furbi e non accendiamo quasi i termosifoni, ma d’estate in mansardina cuociamo a lenta temperatura, come le carni di una certa classe. Forse ci mangeranno dei topolini chic, con il panciotto e gli occhiali.
Ho la promessa in sospeso di un post sulla parmigiana di zucchine, ma ancora non ho osato accendere il forno. Mi cibo essenzialmente di insalate, yogurt, frutta gelida dal frigo, bevo cisterne di acqua, resto abbracciata al ventilatore. Insomma, roba da rendere Studio Aperto fierissimo di me. Vi scrivo pure con uno zigomo sinistro degno della Ferilli: lei paga il chirurgo, a me basta una zanzara tigre precisa e famelica. Sto imparando a voler bene all’estate, nonostante tutto 🙂 e poi dai, lo diciamo? Siamo esseri curiosi dei gran tritapalle. Fa sempre troppo caldo o troppo freddo.
Non vediamo l’ora che arrivi l’estate per spiaggiarci e poi brontoliamo per l’afa, la prova costume, gli eritemi.
Aspettiamo la neve a Natale e poi che palle il traffico rallentato, i mezzi in ritardo, i piedi bagnati.
Ci piacciono i tacchi, ma ci fanno male ai piedi.
Andiamo in palestra per dimagrire e il giorno dopo con l’indice chiamiamo l’ascensore oppure aspettiamo la riga orizzontale della scala mobile per farci portare su.
Compriamo vestiti, smalti, portafoto, penne, cuscini, scatole, orecchini, stipiamo negli armadi finché non salta il pannello di compensato dietro (ehm…) e poi leggiamo articoli sul decluttering.
Ditemi che è vero.
Perché io le faccio un po’ tutte, queste cose.
Di più quella di continuare a dire che non ho spazio in casa.
Così, in una di queste giornate appicicaticcie, con il vento artificiale fra i capelli, ho pensato che avrei dovuto iniziare un’autoterapia di precisione, ordine e disciplina.
Ho cominciato dai – mai troppi – testi di cucina.
Tirarli giù dalla libreria blu, ordinarli in base ai tit…dieci secondi dopo, già ero seduta vicino ad una pila di libri sul pavimento, li stavo beatamente sfogliando e gli occhi mi si incollano a questo questo Jus de gingembre di Sigrid.
Sete, tanta.
Salivazione, folle ed imprecisata.
Bere questa cosa, adesso.
La distanza fra libreria e cucina consiste in due saltelli e mezzo.
Facciamo che divento ordinata un altro giorno, dai.
Sbuccio, tagliuzzo, metto in infusione, aspetto, metto in frigo, aspetto, metto ghiaccio, assaggio.
La mia bevuta, in tre fasi:
sollievo da bevanda ghiacciata,
bocca in fiamme,
puro amore.
È un piccante che svanisce quasi subito, disseta e vi rimette in pace con il fuori. Senza contare quello che combina dentro: distende lo stomaco, allevia il mal di testa, rafforza il sistema immunitario e rende sana e luminosa la pelle. Non posso proprio pensarvi lì a bere Beltè, che già dal nome mi sembra un attaccante francese 😀
La mia bevuta, in tre fasi:
sollievo da bevanda ghiacciata,
bocca in fiamme,
puro amore.
È un piccante che svanisce quasi subito, disseta e vi rimette in pace con il fuori. Senza contare quello che combina dentro: distende lo stomaco, allevia il mal di testa, rafforza il sistema immunitario e rende sana e luminosa la pelle. Non posso proprio pensarvi lì a bere Beltè, che già dal nome mi sembra un attaccante francese 😀
Va a finire che vi appassionate a queste giornate torride solo per il gusto di continuare a bere succo di zenzero ghiacciato. A proposito, io vado a fare qualche sorso.
Mi farà diventare anche il sedere come quello di Belen? 🙂
SUCCO DI ZENZERO
Ingredienti:
1 l di acqua
2 limoni
160 g di zenzero fresco
80 g di zucchero di canna (provato anche con 50 g di miele, ottimo!)
4-5 foglie di menta fresca
Sbucciare la radice di zenzero, tagliarla a pezzetti e frullarla con un bicchiere d’acqua.
Mettere il litro d’acqua in una pentola, aggiungere il succo dei due limoni, lo zucchero (o il miele) e la menta e portare ad ebollizione.
Spegnere, aggiungere il frullato di zenzero e lasciare in infusione per almeno un’ora e mezza (più lascerete in infusione, più diventerà piccante).
Filtrare tutto, versare in bottiglia e lasciare raffreddare. Servire freschissimo con del ghiaccio. Se dovesse risultare troppo piccante, basterà allungare la bevanda con acqua fresca 🙂
Commenta:
Con questo caldo me ne berrei volentieri un bel bicchierone.
Ahahahah Marzia, sì decisamente, facciamo tutti queste cose…compreso far saltare il pannello di compensato di armadi e cassettoni, rigorosamente Ikea….
Questa bevanda sembra la cosa più dissetante del mondo, la vogliamo ora, subito!!!!!!
Ti passo la bottiglia, Paola! 🙂 e poi ci stendiamo all'ombra sul prato, ti va? 🙂 un abbraccione a te!
Ikea forever! Ahahahah 🙂 sono felice di essere in buona compagnia, Pancettine mie! Non ci resta che fare un bel brindisi allo zenzero 😉 un abbraccio a voi…che siete sempre bellissime! :*
Tutti con te: ad aspettare che arrivi l'estate e a lamentarci per l'afa, a sognare la neve e a maledirla, a immaginare ghiaccioli e non avere la forza nemmeno di allontanarsi dal ventilatore. Tutti con te, soprattutto quando si tratta di succo di zenzero fresco.
Popeya ma io sto post lo avevo riccamente perso!!!
Ma sta bibita fa pure miracoli sui kili di troppo….tipo che la bevo la sera e la mattina dopo non sarò più "robusta" !!!! ahahahahhahahah
Aò comunque geniale…..stasera per cena succo di zenzero per tutti!!!
Cin cin, Lucia bella! A noi, alle parole che scrivetemo, alle torte che sforneremo 🙂 ti abbraccio stretta!
Mai più "di costituzione robusta", saremo due stecchi!! Versa, versa, che poi cantiamo un ritornello dei tuoi 😀 ti adoro! PS: …per cena però du' spaghi facciamoli 🙂