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Autunno/Inverno Frittate e torte salate Ricette Ricette salate

Torta salata con porri e crema di ceci

Nemmeno il tempo di dedicare un romanticissimo post d’amore a settembre, che arriva lei, la M.I.

La Magnifica Influenza di ottobre è quella cosa che ti piomba addosso nel momento in cui sei in un locale, vedi un’amica da lontano, ti avvicini per salutarla e lei ti dice: “Uuuuh staBBi lontano, sono raffreddaDissima!”
Ecco.
E non potevi dirmelo prima che ti saltassi al collo? Un messaggino, un saluto da lontano con guanti e fazzoletto, come le dive del cinema? Macché, ora ho addosso germi in ogni dove, che nelle prossime 24 ore lavoreranno subdolamente e senza sosta.

Si parte con una lieve sensazione di naso tappato il mattino dopo, che sembra passare con il tè fumante. Segue uno starnuto a metà mattina e un pizzicorino alla gola dopo pranzo.
Poi una sensazione di stanchezza alla schiena per l’ora della merenda, il brividino di febbre delle 18 e la richiesta di un funerale laico all’ora di cena: niente fiori, solo torte al cioccolato e caldarroste.
Nel frattempo, i telegiornali a reti unificate ti fanno un sacco di coraggio: “al via i vaccini”, “arrivano piogge e venti gelidi”, “i medici avvisano: questa influenza sarà più pesante del previsto”, con Mentana che mi tossicchia in diretta e poi chiede scusa.
Ma scusa de che, Chicco? Vieni qua, che ci smezziamo la terza Tachipirina del martedì 🙂

torta salata vegan porri e ceci
A proposito, io sono quella che si curerebbe con miele, fumenti, oli essenziali e trallalà.
Una volta ho anche preparato un decongestionante nasale homemade con l’aceto e qualche altro ingrediente apparentemente innocuo. L’aceto era quello di casacasa e, dopo avermi bruciato ogni singolo capillare in entrambe le narici, è salito al cervello, mi ha fatto strizzare gli occhi e niente. Dopo 30 secondi, tutto tappato come prima.
Per fortuna c’è il Rocker, che quando sono influenzata, mi detta i tempi delle medicine e incalza come un pusher: “L’hai presa la pillola? Eh? L’hai presa? Prendila! Devi prenderla!”
Mi impila le scatole bianche sul tavolo e mi guarda mentre spalmo aloe sul naso rosso e spelacchiato, dicendomi: “Amore mio, sei bellissima”. Chissà se lo pensa anche il giorno dopo, quando si sveglia col naso tappato pure lui 🙂

Aaah, poi c’è la mamma.
La mamma, si sa, è sempre la mamma.
Quando le dici che hai l’influenza, subito ti becchi un cazziatone lungo tutti gli 80 chilometri che vi separano: “Ecco! Corri sempre, non ti vesti abbastanza, non metti la canottiera, la sciarpa davanti a bocca e naso! Te e i tuoi leggings che ti tengono le ciappe fredde!” ma dopo la tua quarta sessione di colpi di tosse, si intenerisce: “Mangia, eh? Devi combattere! Hai ancora carne in freezer? Quella ti dà un po’ di grinta…vuoi che vengo su? Stasera mandami un messaggio e aggiornami!”
Ha anche imparato a fare i cuori su Whatsapp, robe meravigliose.
Poi nei messaggi vocali inzia sempre con: “Ciao, sono mamma…”, io mi sciolgo e mi sento già un po’ guarita.

Contro l’influenza, alla fine ho vinto io.
‘Sta rompiscatole, però, mi ha fatto fermare per diversi giorni, rimandare scadenze e spaventare un sacco di persone, che al telefono si aspettavano la mia voce e invece trovavano quella di Amanda Lear. Voulez-vous un rendez-vous? Sì, facciamo tomorrow, che magari starò un po’ meglio 😀

Quindi eccomi qua, a fine ottobre a terminare il menu di settembre di StagioniAMO.
Le sante Terry da Venezia e Giulia dalle Alpi piemontesi ancora mi sopportano, il buon birraio ha scelto l’etichetta giusta e io ho una torta salata qui che devo assolutamente raccontarvi.
Una ricetta vegan, completamente homemade, ma così facile che potete prepararla anche con qualche germe in corpo. Tagliuzzare i porri vi farà liberare le vie respiratorie, farete un ottimo pisolino aspettando che il ripieno sia pronto e addentarla calda vi rimetterà al mondo.

torta salata vegan porri e ceci
I porri sono un ingrediente che ci accompagnerà per tutto l’autunno, regalandoci vitamine (la A in particolare) e minerali importantissimi. I romani lo consideravano utilissimo per la salute di gola e corde vocali oltre che – ve la butto lì, eh? 😉 – un potentissimo afrodisiaco. Il bulbo bianco è la parte di solito più utilizzata, ma del porro non si butta via nulla: le parti verdi sono ricche di fibre e dal gusto più deciso, ottime per dare sprint alle verdure invernali più noiose, mentre le radici, se fresche, si cuociono in acqua bollente e poi si fanno saltare in padella con aglio, olio e peperoncino, proprio come gli spaghetti.

Scappo al mercato e riscaldo il forno, perché oggi ti aspetto con dei biscotti speciali al Club del Tè, da Portmanteau insieme a Rosi, Nicoletta, Francesca e tutta la tribù armata di tazze e chiacchiere. Ancora non sei dei nostri? Mentre prendi a morsi la torta salata, rimedia subito: trovi tutto qui ^_^

TORTA SALATA
CON PORRI E CREMA DI CECI

Ingredienti per una teglia di 26 cm
Per la pasta:
250 g di farina integrale
120 g di acqua
un pizzico di sale
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva

Per il ripieno:
125 g di farina di ceci
500 g di acqua
25 g di olio extravergine d’oliva
5 g di sale
1 porro piccolo
5 g di sale
pepe nero
timo
origano

In una ciotola unire alla farina di ceci il sale, una spolverata di timo e una di origano, il pepe. Aggiungere lentamente l’acqua formando una pastella senza grumi, aggiungere l’olio sempre mescolando e lasciare riposare per almeno un’ora. Nel frattempo preparare l’impasto: fare una fontana con la farina, aggiugnere il sale, l’olio e l’acqua e impastare fino a formare un panetto morbido, da lasciar riposare a temperatura ambiente.
Trascorso il tempo necessario per il ripieno, accendere il forno a 220°, tirare l’impasto e sistemarlo nella teglia. Tagliare la parte bianca del porro a rondelle sottili e distribuirlo sul fondo. Versare la pastella di farina di ceci e cuocere la torta salata per 30-40 minuti, fino a che non sarà ben dorata in superficie. Sfornare, lasciare riposare 5 minuti e servire. È ottima anche a temperatura ambiente.

ON THE TABLE: il super birraio di Diario Birroso consiglia la WESTMALLE TRIPE, una possente tripel belga con note di malto, frutta e un finale secco.

torta salata vegan con porri e ceci

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3 commenti

Info Marzia

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Omini di pan di zenzero (preparato e ricetta) »

Commenti

  1. Silvia dice

    31/10/2016 alle 08:22

    Ciao Marzia! Mi sa che non ci conosciamo ancora! Mi è piaciuto tantissimo il tuo post esilarante! Io parlo piano…non voglio urlare in faccia alla M.I. che ancora non si è impossessata di me! 😂😂 a proposito M.I. è bellissimo! E quanto è bella la tua torta salata? È molto semplice da rifare quindi la proverò senz’altro! Ti seguirò con piacere sai? Buon inizio di settimana

    Rispondi
  2. tizi dice

    02/11/2016 alle 10:07

    mi piace moltissimo questa ricetta! ho preparato delle torte salate con farina di ceci, ma mai con i ceci nel ripieno. inoltre mi piace molto il fatto che la pasta sia leggera, con pochi grassi e che anche il ripieno sia saporito e profumato senza essere appesantito da formaggi, besciamella ecc. mi sa che devo proprio provarla! grazie 🙂

    Rispondi
  3. Maria M ar v Mariao dice

    10/11/2016 alle 09:23

    É da un pò che non leggo le tue ottime ricette perché ho avuto internet fuori uso,ma da oggi sono pronta a fare una bella scorpacciata di tutto ciò che per forza di cose,mi sono persa,lo sai che le tue ricette e i tuoi raccontidanno tanta positività,grazie
    Mav

    Rispondi

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Sono Marzia, a 4 anni rubavo i ravioli crudi dalla spianatoia e mangiavo ciliegie appollaiata sull’albero. Oggi vivo e cucino sotto i tetti di Torino come se fossi ancora nella mia casacasa di campagna: ingredienti di stagione, impasti stesi con il mattarello, ricette buone e naturali per nutrirsi e coltivare la felicità anche nella furia metropolitana. Leggi di più...

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