“Io vivo sempre insieme ai miei capelli, nel mondo.”
E ne lascio indietro tantissimi, nel mondo.
Sulla spazzola, fra le lenzuola, in macchina, fra le dita degli altri, a terra vicino al divano, nei tubi dei lavandini, impigliati negli elastici, intrappolati nelle viti delle sedie di legno della scuola.
Potrei creare una mappa color oro sbiadito, intricata, infinitamente ritorta su se stessa, senza meta, ma con miriadi di tappe, unendo i capelli lasciati nelle case degli altri, nelle sale d’aspetto, negli uffici, nei prati, impigliati in qualche muro, nei bar o sulle panchine all’ombra.
Quelli che ho lasciato sui treni hanno viaggiato oltre la mia fermata e si sono mischiati a quelli caduti di chissà chi. Ho seminato capelli per raccogliere esperienze, mi sono fatta spettinare.
Poi li ho pettinati di nuovo, li ho tirati, strappati, tagliati sui bordi bianchi e tondi dei lavandini.
Qui da noi, i capelli sono una cosa seria.
Almeno una volta al giorno, quando ci abbracciamo, affondo il naso in quelli del Rocker e respiro forte, per sentire odore di casa. I nostri capelli si mischiano in continuazione, formano matasse indistricabili, si cercano anche se non potrebbero essere più diversi.
Io li ho fini, biondi, decisamente disubbidienti, li cotono per spronarli e per convincermi che sono almeno il quadruplo, gonfi, voluminosi, tipo la criniera di Mufasa.
Il Rocker li ha scurissimi, una foresta buia di capelli spessi, mai abbastanza spettinati. Si ostina a lavarli con lo shampoo anticaduta, a rinforzarli con estratti di ginseng, ad analizzarli per accertarsi che siano sempre tanti, lunghi e forti: “Ma secondo te ne ho ancora di capelli?”
Ne hai un allevamento, amore. Potremmo riempirci i piumoni. Usarli come isolante termico nel controsoffitto. E sono sicura che ne resterebbero ancora per farmi un paio di parrucche per quando mi stuferò di essere bionda 🙂
Niente, si fida solo se glielo dice E., il parrucchiere dell’Isola.
Appena mettiamo piede in Sicilia, prende appuntamento, sistema la testa all’indietro sul lavello, gli butta lì un: “Come li trovi?”, mentre io soffoco dal ridere sul divano d’attesa.
Sono certa che è estate quando i miei capelli prendono l’onda, una piega tutta loro perché smetto di sparare aria calda con il phon e li lascio asciugare aggrappati al vento. Questo è anche il periodo in cui le punte seccano e mi sembrano più fragili del solito: lavaggi, lacca, sudore, un po’ di mare e troppo sole li rendono decisamente più dissidenti.
In questo tiempu quietu sull’Isola ho preparato un trattamento d’estate per addolcirli, rinforzarli e idratarli, una crema così buona che per poco non me la finivo a cucchiaiate 🙂
Si comincia da una maschera a base di pesca, yogurt e limone da applicare sui capelli asciutti, poi si fa un normale lavaggio con uno shampoo delicato e si finisce con uno spray fatto in casa all’aceto.
Funziona perché la pesca ha proprietà emollienti e idratanti. La sua parte acida, unita allo yogurt e al limone riequilibra la secrezione sebacea e dà volume e morbidezza.
L’olio essenziale di rosmarino stimola la microcircolazione e favorisce l’afflusso di sangue al bulbo dei capelli, prevenendone la caduta e rendendoli più forti.
Infine, l’acqua all’aceto li districa e li rende luminosissimi.
Ti sembra complicato? Macché, è profumatissimo e divertente, cominciamo!
Prendi 2 pesche (anche un po’ stanche) e tagliale a pezzi. Frullale insieme a 3 cucchiai di yogurt bianco, il succo di un limone e 3 gocce di olio essenziale di rosmarino.
Lasciala riposare per 10 minuti in frigorifero e, nel frattempo, prepara lo spray per l’ultimo risciacquo: miscela 100 ml di acqua con due cucchiai di aceto. Mescola bene e trasferisci tutto in uno spruzzino vuoto e ben lavato.
Prendi la maschera, NON mangiartela, ma applicala sul cuoio capelluto e su tutta la lunghezza: aiutati con una cuffia per doccia se nel frattempo decidi di girare per casa, oppure lasciala colare e infilati direttamente in doccia con il tuo giornale preferito.
Tieni tutto in posa per almeno 20 minuti…ma sappi che se ci riesci per mezz’ora meriterai la chioma di Beyoncé!
Poi sciacqua tutto e passa allo shampoo: mettine una noce nella mano (sarebbe meglio diluirlo, ma sei stata molto paziente con la maschera e a questo passaggio penseremo poi a settembre, ok?), massaggia bene tutta la testa coi polpastrelli, senza usare le unghie e senza tralasciare la nuca e la parte dietro le orecchie, quelle dove si accumula più sudore in estate.
Risciacqua bene, strizza l’acqua in eccesso e poi prendi lo spruzzino. Spruzza la soluzione su tutta la capigliatura (sì, puoi rovesciarla se ti annoi a spruzzare, ma con lo spruzzino riesci a raggiungere meglio tutta la testa), massaggia e lascia agire per 5 minuti.
Poi sciacqua bene, pettina e lascia asciugare i capelli all’aria.
Pronta a scuotere la chioma al profumo di pesca? Fammi sapere com’è andata…e ricordati di lasciarti spettinare da questo agosto 💛
Lascia un commento